— Stiamo chiedendo ai protagonisti del cinema italiano di raccontarci cosa stanno vedendo in questi giorni di isolamento, come spunto di condivisione per i nostri lettori.
Film, serie TV, a volte pensieri sparsi su questo momento così particolare per la vita di tutti. Questa raccolta di suggerimenti ha preso forme diverse, a volte quelle della testimonianza più estemporanea e divertita, altre quella della lettera più seria. Per noi sono tutte preziose e testimoniano la volontà di vicinanza e condivisione che ci coinvolge tutti, ora che siamo obbligati a stare lontani più che mai —
LA LETTERA DI GABRIELE SALVATORES
Prima di tutto vorrei fare una considerazione. Qualsiasi governo, negli ultimi anni, sia di destra che di sinistra, quando si trattava di tagliare qualche spesa, ha individuato, tra gli altri, sempre gli stessi tre obiettivi: la ricerca scientifica, la sanità e la cultura.
Quello che stiamo vivendo oggi mette in relazione questi tre ambiti. Inutile parlare dei problemi del nostro sistema sanitario nazionale (che tra l’altro è tra i migliori del mondo) che sono davanti agli occhi di tutti… Ma, provate a pensarci, che cosa ci può aiutare a passare questi giorni da reclusi in casa se non un film, un libro, un brano musicale? La cultura, insomma, ci nutre, visto che non siamo solo corpi fisici, ma che abbiamo un’anima, un pensiero, un inconscio (chiamatelo come volete) a cui va dato del sostentamento. Le nostre difese immunitarie dipendono anche da questo!
Detto ciò, devo dire che non sono un grande appassionato di serie televisive (anche se, proprio in questi giorni, sto scoprendo alcune cose interessanti).
Vi dirò quindi quali film sto vedendo. Le varie piattaforme sono piene di titoli (non tutti interessanti!) che ci permettono di vedere o rivedere qualche film che ci era sfuggito o che vale la pena di una seconda visione… Ma io, personalmente, mi sto dedicando a rivedere i Maestri che amo: Truffaut, Hitchcock, Kubrick, Fellini… e molto cinema indipendente degli anni ‘70 (non solo americano). Come sono belli, avvincenti, moderni quei film! E quanto ho ancora da imparare da loro. I temi affrontati, l’estetica, la tecnica… Guardate come il montaggio è più disteso, ma senza mai perdere la tensione della storia, come ci sono meno primissimi piani e dettagli (che il nostro cinema attuale usa frequentemente, condizionato anche dal piccolo schermo televisivo). Guardate come quei film sono capaci di raccontarci cose fondamentali senza perdere di vista l’”intrattenimento” del pubblico. Come sono capaci (soprattutto il cinema americano indipendente degli anni ‘70) di darci energia, rabbia, gioia, speranza in maniera intelligente e, per l’epoca, anticonformista. Provate a rivedere, per esempio, Missing di Costa Gavras e la sua capacità di emozionare e far pensare insieme!
Il mio consiglio, quindi, è quello di vedere o tornare a vedere i film del recente passato, in attesa di poter tornare nelle sale a goderci le nuove produzioni contemporanee, usare la televisione come i vecchi e purtroppo scomparsi cinema d’essai o i cineforum.
Visto che siamo costretti a una pausa, usiamolo per riscoprire da dove veniamo.
E non uscite di casa!
Un abbraccio virtuale a tutti
Gabriele Salvatores
Foto: ©Getty Images
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