Vita di Pi: la recensione di Daniela Bizzarro

Vita di Pi: la recensione di Daniela Bizzarro

Tratto dall’omonimo romanzo,dello scrittore canadese Yann Martel, Vita di Pi si appresta ad essere il prossimo successo del regista Ang Lee, già premio oscar per “La Tigre e il Dragone” e “Brokeback Mountain”.

Ambientata in India, paese emblema di vite difficili e prove di coraggio, il film narra la fantastica avventura in mare, del giovane Piscine Molitor. I genitori di Pi gestiscono un piccolo zoo e, a causa di problemi economici sono costretti a trasferirsi in Canada. La nave sulla quale s’imbarcano, insieme ai propri animali, viene però colpita da una tempesta e Pi,unico superstite, si trova a dover affrontare un lungo viaggio in zattera in compagnia di: un orango, una zebra (ferita), una iena e una gigantesca tigre del Bengala.

A tratti quasi disneyano, ” Vita di Pi” tratta fin dai primi minuti, tematiche interessanti come il diverbio religione-scienza, dosati sapientemente, in modo da non annoiare lo spettatore. Metafora “della tempesta di dubbi”, che ogni uomo affronta in giovane età, la pellicola, grazie al forte impatto visivo, dovuto alle straordinarie ambientazioni, lascia il segno nella mente e nell’animo dello spettatore.

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