The Avengers: la recensione di stewiis

The Avengers: la recensione di stewiis

Succede che un paio di anni fa Joss Whedon viene scelto per scrivere e dirigere The Avengers. Tu, che lo consideri una divinità e preghi cinque volte al giorno verso Los Angeles in suo nome, pensi che sia perfetto per un film del genere, ma il 4% della popolazione mondiale che lo odia e parte del restante 93% che non ha idea di chi sia pensa che non sia adatto per il film e che essendo così particolare non sia adeguato per fare il film “mainstream” per eccellenza. Tzè, gente che non ha mai visto Firefly – pensi – uscito il film si ricrederanno.

Quindi vai a vederlo e pensi che sia sbalorditivo, uno dei film più fighi mai fatti e che ha già un posto tra i tuoi film preferiti. Il 93% di quelli che non conoscevano Joss Whedon la pensa come te ma il 4% della popolazione mondiale che lo odia continua a rompere le palle (ma più precisamente bisognerebbe dire “bitching”) per qualche motivo. Al che l’unica cosa che vorresti fare è prenderli per le gambe e sbatterli ripetutamente contro il pavimento, ma non sei una persona violenta quindi decidi di scriverne sul blog.
Sì dai, così magari argomento anche il “Shut the fuck up”.

The Avengers è uno dei film d’azione più esaltanti che mi ricordi, con un comparto tecnico sempre all’altezza della situazione. È divertentissimo quando dev’essere divertente, teso quando deve creare tensione e serio quando, beh avete capito. Ha un cattivo fighissimo, con un esercito (un esercito vero, mica un centinaio di comparse travestite). Trasuda passione fumettistica da tutte le parti tanto che mi fa venire voglia di recuperare 60 anni di fumetti Marvel che non ho mai neanche sfiorato. Ma soprattutto, ciò che fa la differenza in questo film sono i rapporti tra i personaggi.

La cosa che Whedon fa meglio è la gestione dei gruppi. Lui crea dei legami realistici tra i personaggi con una facilità estrema, non dimentica nessuno e si prende i tempi necessari per fare in modo che nel momento in cui finalmente decidono di unirsi non sembri per niente forzato. Gestire una quantità tale di personalità forti e farlo con questa bravura credo fosse possibile soltanto a Whedon, che è esperto in questo avendo fatto praticamente tutti prodotti del genere (eccetto dollhouse, che è un caso un po’ a parte). Tutti parlano di Hulk (che, ok, spacca) ma la cosa più stupefacente è assolutamente il duo Vedova Nera/Occhio di Falco, personaggi che credo nessun altro sarebbe riuscito a utilizzare così tanto e integrare così bene insieme a personalità di tutt’altro calibro.

L’errore principale nel vedere questo film secondo me è considerarlo un punto d’arrivo. The Avengers è un punto d’arrivo per l’operazione commerciale, fatta da Dio a mio parere visto che, nonostante non fossero tutti dei bei film, la Marvel è riuscita a coinvolgere il pubblico in un meccanismo seriale che difatti obbliga lo spettatore a guardare tutti film della “saga”. Ma è anche il punto di partenza, non solo per un The Avengers 2 (che per come la vedo io è scontato si faccia) ma anche per i vari sequel dei singoli supereroi, che dopo questo hanno delle linee guida su come si faccia un film Marvel come si deve. Se fosse una serie tv, The Avengers sarebbe il finale della prima stagione.

Va bene quindi che in questo film sia tutto semplice (e con tutto semplice intendo che i buoni vincono e vivono tutti felici e contenti), perché così dev’essere. Il paragone con The Dark Knight è assolutamente ingiusto: The Dark Knight è più profondo e doloroso ma è anche il secondo film di una trilogia. Al massimo The Avengers si può paragonare con Batman Begins. Come ha dichiarato lo stesso Whedon un eventuale sequel diretto da lui sarà più personale rispetto a questo, e credetemi quando Whedon comincerà a uccidere i vostri personaggi preferiti ve ne accorgerete, ma questo film non è il luogo adatto per farlo. Ora bisogna solo goderci gli Avengers che salvano il mondo.

Senza andare a prendere dei registi veri perché non ho voglia di ragionarci, pensate se ci fosse stato tipo un Iron Man dietro la cinepresa: avrebbe fatto un film più tamarro e molto più concentrato su sé stesso. Un Captain America invece avrebbe fatto un film più serio, in cui i protagonisti si uniscono meccanicamente perché “è giusto così”; Occhio di falco un film molto più distaccato, i fratelli Odino avrebbero dato troppo spazio al conflitto Thor/Loki e Hulk avrebbe fatto un film più catastrofico distruggendo qualunque edificio a New York ma dimenticando il resto.

Fortunatamente l’ha fatto Whedon, che è un po’ come l’Agente Coulson: divertente ma serio, ha una gran passione per i fumetti, sa come portare gli eroi insieme, come mettere del suo per renderli ancora più fighi ma anche quando farsi da parte e lasciare che sia la storia a parlare. Non c’è nessuno che avrei preferito per fare questo film, per me è il miglior The Avengers possibile (il che non vuol dire che sia perfetto, ma che i difetti che ha sono insignificanti rispetto a quelli che potrebbe avere).

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