Il malvagio (e pazzo) dio asgardiano Loki entra in possesso del Tesseract, versione cinematografica del Cubo Cosmico, e viene dotato di un esercito di Chitauri che il dio userà allo scopo di (tanto per cambiare) conquistare il mondo. Così gli eroi più potenti della Terra (Iron Man, Hulk, Thor e Capitan America) si uniscono agli agenti dello S.H.I.E.L.D. Vedova Nera e Occhio di Falco per formare il team dei Vendicatori, così da poter combattere contro il male e salvare il pianeta.
Dopo cinque film la serie del Marvel Cinematic Universe arriva a quello che è (o meglio dovrebbe essere) il suo apice. Ma, pur accontentando il suo pubblico, delude chi si aspettava di più. Tutto sommato il film si rivela essere un ridicolo e noioso giocattolone, appesantito da un’eccessiva lunghezza e da dialoghi ai limiti dell’assurdo. Certo non mancano i momenti divertenti, affidati soprattutto alle (troppe?) battute di Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.), ma essi contribuiscono anche a rendere il film ancora più kitsch, così che sia eroi che cattivi sembrano non prendersi sul serio. I personaggi finiscono così per assomigliare a dei bambini che giocano tra di loro, non si respira mai una vera epicità e non ci si appassiona alla storia.
Fa piacere, invece, scoprire un migliore sviluppo di alcuni personaggi rispetto al loro esordio. Capitan America (Chris Evans) è molto più adulto e abile nel comando, e quindi più simile a quello dei comics, rispetto a com’era nel mediocre Captain America – Il primo vendicatore. Mark Ruffalo, poi, è forse il miglior Bruce Banner visto finora: pur essendo diverso da quello dei fumetti, infatti, riesce a rendere al meglio le nevrosi del personaggio. Anche il look di Hulk è stato migliorato rispetto a quello poco convincente de L’incredibile Hulk. A proposito del gigante verde, a essere incredibile è soprattutto il fatto che nella battaglia finale Banner riesca a controllare la sua trasformazione e che Hulk riconosca i Vendicatori come suoi alleati, dopo aver quasi ucciso la Vedova Nera durante la trasformazione precedente. La cosa appare inspiegabile, soprattutto considerando che alla fine de L’incredibile Hulk si vedeva Banner che riusciva a controllare la trasformazione.
Quindi, tra una battuta di Stark e qualche salto di logica, conditi da un banale elogio al lavoro di squadra, la fiera del ridicolo arriva alla battaglia finale. Sicuramente la più stupefacente (e dispendiosa) vista finora nel mondo dei cinecomics, ma anche una delle più noiose. Un’enorme quantità di botti ed esplosioni, condita da qualche scenetta forse divertente, ma completamente fuori contesto.
Alla fine della proiezione si esce frastornati, con l’impressione di aver visto un lunghissimo e noioso episodio di una serie a cartoni animati (a questo proposito, la serie cartoon Avengers – I più potenti eroi della Terra del 2010 rende sicuramente più giustizia al team). Gli incassi confermano che il film può andare bene per un gruppo di giovani che vogliono trascorrere una serata in spensieratezza, ma stupisce l’entusiasmo di molti critici di buon nome, che sembrano non ricordare la differenza abissale di qualità tra questo verboso videogioco e cinecomics vicini al capolavoro come Spider-Man 2 e Il cavaliere oscuro.
Sappiamo già che la saga andrà avanti con Iron Man 3 e Thor 2. C’è da sperare che questi film si basino su delle ottime idee come quelle che avevano fatto la fortuna dei primi Iron Man e Thor e che in questo film mancano davvero.