The Avengers: la recensione di Daniela Bizzarro

The Avengers: la recensione di Daniela Bizzarro

Nel 2005 la Paramount Pictures in collabirazione con i Marvel Studios e la Walt Disney, annunciarono la produzione di un crossover cinematografico tra i protagonisti di altre pellicole targate marvel comics, i “ The Avengers”. Ci sono voluti sette anni di lavorazione, un cast di stelle e un 3d curato in tutti i minimi particolari per dare alla luce quello che è stato definito il “ Colossal del genere comics”, dopo solo una settimana di programmazione.

Affidati alla regia di Joss Whedon (Thor) i vendicatori vengono riuniti dal direttore della SHIELD
, Nick Fury (Samuel L. Jackson) per contrastare un’invasione aliena organizzata da Loki (Tom Hiddleston) fratellastro di Thor.
Entrano a far parte della squadra speciale : il dolce e tradizionalista Capitan America ( Chris Evans), che dopo aver dormito per settantanni si ritrova in un mondo che non gli appartiene, l’insicuro e spaventato Bruce Banner/Hulk ( Mark Ruffalo) eternamente in lotta con quello che lui chiama l’altro, il semidio Thor (Chris Hemsworth) combattuto tra la voglia di difendere la terra e quella di riappacificarsi con suo fratello Loki, la bella e pericolosa Vedova Nera /Natasha Romanoff ( Scarlett Johansson) in cerca di un riscatto dai sui peccati, l’agente speciale Clint Barton/Occhio di Falco ( Jeremy Renner) e l’eccentrico scienziato-miliardario-filantropo Tony Stark/Iron Man ( Robert Downey Jr). Prima di poter intraprendere la lotta contro la forza aliena che minaccia il pianeta i sei dovranno però appianare le differenze che li dividono e, superare le loro paure più oscure.

Questo è il film che, chiunque abbia letto un fumetto o guardato un cartone animato targato Marvel, aspettava con ansia. Dopo i flou di titoli di titoli come Ghost Rider, riuscire a realizzare una pellicola così pretenziosa cercando di rispettare a pieno le aspettative di critica e fan è stata una vera e propria scommessa.Film come The Avengers non si possono sbagliare, pena la compromissione della carriera

Più che nell’elaborazione di una trama convincente, decisamente facilitata dai numerosi spunti “fumettistici”, la maggiore difficoltà si sarebbe potuta riscontrare nella presenza in termini di tempo dei personaggi sulla scena. Un Encomio solenne va infatti al regista Whedon e agli sceneggiatori prima di tutto per la straordinaria capacità avuta nel far convivere i sette protagonisti senza che l’uno mettesse in ombra l’altro.

Insomma il sogno di ogni bambino ha preso vita in grande stile. Grande protagonista del film, oltre ai gia citati super eroi è sicuramente il 3d. Degno di lode non soltanto l’effetto pop out, che valorizza al massimo le svariate scene “ di distruzione totale” presenti nel film, ma il punto focale delle inquadrature che da allo spettatore la sensazione di trovarsi sul luogo del disastro; si pensi per esempio alla corsa di Occhi di falco tra le macerie della città vista attraverso ciò che resta del parabrezza di un auto, o a quando quest’ultima salta in aria “portandoci con se”.

Neo di tutta la pellicola può essere considerata la durata. Un’ora e quarantatre minuti di combattimenti e conflitti a fuoco sono forse un po troppi,per chi recatosi al cinema per pura curiosità o per ammirare un 3d a 360° finisce per annoiarsi.

Consigliato sotto tutti i punti di vista The Avengers “spacca” di brutto, soprattutto quando
citando il bambino intervistato alla fine del film “… è arrivato Iron Man che ha fatto ‘pfiuu’ dalle mani e ha sparato dei raggi fotonici, mentre Thor al suo fianco – SBEM! – spaccava tutto con il suo martello…”.

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