Dal creatore di Pam & Tommy, arriva un’altra serie che sfrutta fatti di cronaca per rituffarsi nelle atmosfere degli anni ‘80 e vicende più o meno note al grande pubblico internazionale: Ecco a voi i Chippendales, ispirato al libro Deadly Dance: The Chippendales Murders di K. Scot Macdonald e Patrick MontesDeOca, è disponibile su Disney+.
Dopo averci raccontato del sex tape di Pamela Anderson (QUI la nostra recensione), Robert Siegel resta in tema e passa alla storia dei Chippendales, iconico gruppo di spogliarellisti di Los Angeles. Il vero protagonista però è Somen “Steve” Banerjee (Kumail Nanjiani), immigrato indiano che dopo vari tentativi falliti col suo club è riuscito a sfondare rivoluzionando per sempre il mondo dello striptease maschile.
La sua è la classica parabola di un uomo che dal nulla riesce ad ottenere un’enorme popolarità, salvo poi precipitare rovinosamente a terra. Dopo aver coronato il sogno americano, Banerjee cede infatti agli impulsi oscuri del successo e di cosa alcune persone sono disposte a fare pur di mantenerlo: bancarotta, accuse di razzismo e infine l’assassinio su commissione del coreografo Nick De Nola segnano il tracollo dell’imprenditore, suicida in carcere nel 1994.
Come per la precedente serie prodotta per Hulu, al centro di Ecco a voi i Chippendales ci sono temi come l’emancipazione sessuale femminile e un caso di cronaca nera che si intreccia col lato più glamour ed erotico della vicenda. I Chippendales restano però sullo sfondo del racconto e si limitano ad offrire uno spaccato à la Magic Mike senza averne però la stessa potente carica erotica. Il focus, quindi, resta più incentrato sul lato imprenditoriale della loro ascesa.
La serie ricalca un modello narrativo già affrontato da Siegel anche in The Founder, ma al pur intrigante susseguirsi di eventi manca a volte po’ di ritmo e di verve – un paradosso, considerando chi sono i protagonisti sul palco.
Foto: Disney+
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