Lo sappiamo tutti: le storie, ed in particolar modo le fiabe, sono costruite su archetipi di varia natura, che spaziano dalle ambientazioni alla caratterizzazione dei personaggi, risultando ormai difficili da estirpare dal pensiero comune.
Innanzitutto c’è l’eroe, impavido e senza paura, puro e senza macchia: non agisce per il suo interesse, ma lo fa perché è giusto. Proprio per questo, forse, si imbarca sempre in un’avventura, ricca d’azione, tragica, romantica o comica che sia. L’avventura è il percorso del protagonista, l’eroe appunto, e naturalmente sulla sua strada dovrà trovare qualcosa, o meglio qualcuno di completamente antitetico ai suoi ideali: il cattivo, la nemesi o villain, tanti sono i nomi con cui si può etichettare colui che per sua natura deve fare del male ed essere odiato. Chi agisce per il male altrui non merita comprensione. Ma è davvero così?
Il piccolo capolavoro d’animazione Disney, Ralph Spaccatutto, ha il merito di stravolgere la concezione del “cattivo di turno”, rimettendo in gioco la visione comune di quest’ultimo solo attraverso una semplice ma effettivamente complessa domanda: fare il cattivo, equivale davvero ad essere cattivo?
Bene, seguendo le orme dell’orcobuono Shrek di casa Dreamworks, ora anche la Disney ha voluto raccontare una storia (di cui è già in cantiere il sequel) dove il punto di vista non è quello dell’eroe, non è basato sugli archetipi di cui sopra, ma è completamente spostato sull’antagonista. La storia parla e ha per (anti)eroe Ralph. Ma, chi è Ralph? Innanzitutto la cornice dove è ambientato il racconto è una di quelle che non si trovano tutti i giorni: il mondo dei videogiochi fa da sfondo al nostro nerboruto spaccatutto. Infatti Ralph altri non è che il cattivo
di un vecchio videogame a 8 bit che da più di trent’anni milita con successo in una sala giochi. Il suo compito è quello di distruggere un palazzo prendendolo a pugni con le sue poderose mani, permettendo così a Felix Aggiustatutto, l’eroe, di rimettere in ordine e di circondarsi dell’amore degli abitanti della suddetta palazzina. Proprio così: mentre Felix viene adorato, Ralph vive da solo in una discarica, e nessuno vuole avere a che fare con lui. È dura la vita del cattivo. Così dura che Ralph prende una decisione importante: lui il cattivo non vuole più farlo, e per dimostrarlo a tutti si imbarcherà in un’avventura che lo condurrà all’interno di altri videogiochi di culto, tra mostri feroci e re fuori di testa, e il tutto solo per conquistare una medaglia, simbolo di eroismo e passpartout per una vita migliore.
Rich Moore, conosciuto per aver diretto svariati episodi delle opere di Matt Groening, cioè I Simpson e Futurama, dimostra con questa pellicola di saperci fare e tanto, non solo per una direzione assolutamente spensierata e comunque sopra le righe per una pellicola d’animazione, ma anche per alcune scene ideate e portate sul grande schermo in modo impeccabile, da applausi. Merito soprattutto di una sceneggiatura che non lascia nulla al caso, con momenti sensazionali, tristi, romantici, epici, divertenti e chi più ne ha più ne metta. Ralph Spaccatutto sorprende in particolar modo per questo motivo: è una pellicola “per bambini” che in realtà risulta molto più complessa e profonda di alcune per adulti. Il mondo dei videogiochi in realtà, come già detto, è la cornice della storia, e personaggi e riferimento a giochi di culto si contano sulla punta delle dita, ma pensandoci è logico, dato che i diritti di sfruttamento dei personaggi costano in modo eccessivo. Ad ogni modo il mondo dolciario è preso molto di mira, con diversi siparietti che strapperanno varie risate, sicuramente molto più delle battute dei personaggi, il più delle volte con il sapore del “già sentito”, anche se fanno bene il loro lavoro.
Comunque, questa relativa mancanza intacca il risultato finale? Assolutamente no, anzi si rimane sorpresi di scoprire come la pellicola in realtà goda di questo, riuscendo cioè ad analizzare in modo più introspettivo i personaggi e costruendo una storia degna di nota, senza invece soffermarsi in omaggi vari a qualsivoglia videogioco conosciuto ed amato.
Ralph Spaccatutto è senza dubbio la
sorpresa d’animazione di questo passato 2012, un film con personaggi eccezionali, una trama ricca di colpi di scene ed ambientazioni CGI di una bellezza
sorprendente. Un film tenero e con una morale importante, proprio per questo consigliato più agli adulti che ai bambini.
Inoltre Ralph vi catturerà dall’inizio alla fine, perché, parafrasando Jessica Rabbit, non è cattivo. È che lo programmano così.
Voto: 8.5/10
Luce Ceccotti
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