Il più grande difetto di Noi e la Giulia e’ quello di essere un film italiano. Perché se fosse stato americano subito si sarebbe sprecate definizioni (geniale black comedy degli equivoci sarebbe stata la più gettonata) seguite da commenti entusiastici verso l’opera del tal regista e tal sceneggiatore. Invece la pellicola, ahimè, cavalcherà l’onda della pessima produzione nazionale degli ultimi anni e in pochi se la fileranno, confondendola con la solita commediola da quattro soldi alla De Luigi e compagnia (mortificante). Peccato perché Noi e la Giulia e’ tra i migliori lungometraggi italiani degli ultimi anni, una commedia davvero meritevole di attenzione. Edoardo Leo, qui in veste di attore ( e’ cresciuto tanto davvero, anche a livello teatrale ) sceneggiatore e regista, e’ bravo a mescolare con sapienza gli ingredienti tipici della commedia italiana , contestualizzandola ai giorni nostri, vestendola con i canoni del film drammatico. Si perché si ride di gioia e di dolore, si fa il tifo per quei tre quarantenni sull’orlo del fallimento che giocano l’ultima carta, quella della disperazione ma anche della rinascita, quell’agriturismo che diventa il piano b della vita. Mafia, resistenza civile, integrazione razziale. Nel suo piccolo non si fanno mancare nulla in Noi e la Giulia. Se potete dategli una chance. Non ve ne pentirete
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