Looper: la recensione di Annu83

Looper: la recensione di Annu83

Ok, una delle locandine parla chiaro: “The coolest and most original movie in years!”. Certo è, che poi, come sempre, bisogna verificare di persona. Non è facile prendere per buona una dichiarazione del genere, soprattutto per noi in Italia, che avremo la fortuna di vedere il film scritto e diretto da Rian Johnson solamente il 31 Gennaio 2013, data di arrivo nelle sale cinematografiche. Però chi lo ha visto in anteprima italiana a Lucca giura che sia un filmone.
I loopers sono killer al soldo della mafia, che li utilizza per uccidere e far sparire i corpi “designati” utilizzando i viaggi nel tempo. Ah già, scusate. L’ambientazione del film è futuristica, siamo infatti nel Kansas del 2044, esiste la telecinesi, esisteranno da lì a breve i viaggi nel tempo, ed esiste uno stile di vita disfunzionale, tra droghe sintetiche, armi libere e bordelli, con ambientazioni a tratti apocalittiche, che in alcune atmosfere ricorda un po’ ambientazioni Nolaniane. Sì, perché Johnson, volente o nolente, pesca a piene mani da uno dei maestri del cinema moderno, e mischia atmosfere e fotografie da Cavaliere Oscuro con confusioni mentali e temporali da Inception, che è forse il primo film che dovrebbe venire in mente come accostamento, viste le incongruenze temporali narrative (sebbene molto meno accentuate).
Ma Looper non è un film di fantascienza, nonostante le premesse ci siano tutte. Looper è un film articolato, capace di racchiudere diversi argomenti senza soffermarsi su uno solo di essi. Con attori bravi, che riescono a delineare in maniera perfetta i personaggi. Looper è la consacrazione di Joseph Gordon Levitt, che, dopo la grande interpretazione come protagonista nel poco considerato ma stupendo “50 e 50” e l’ottima performance come spalla ne “Il ritorno del Cavaliere Oscuro”, ribadisce di essere uno degli attori di punta del cinema attuale. Looper è un film che ti confonde, perché ha una storia incentrata su un personaggio interpretato da due attori differenti. Looper è un film che ti confonde ancora di più perché, nonostante il punto precedente, crea come personaggio attorno a cui ruota tutto un bambino, che risulta la creatura più potente del film, in grado di cambiare presente e futuro coi suoi poteri. Looper è un action movie a tutti gli effetti, ma il bello è che non lo dice a nessuno. Looper è un film con Bruce Willis, che stavolta piace anche a uno come me che di solito non lo apprezza affatto. Looper è un film con Emily Blunt abbronzata, che non veste Prada e che spacca la legna. Looper è un film psicologico ma anche un film fisico. Looper non sarà il film “coolest and most original in years”, ma si difende bene, e piace anche a chi dagli sci-fi si tiene abbastanza alla larga. Looper è un film che ti tiene incollato alla poltrona, perché non sai mai cosa potrà succedere. Looper contiene una delle scene in slow più belle viste quest’anno (ovviamente parliamo del 2012). Looper è un film che… beh, ha elementi a sufficienza per essere considerato per lo meno “meritevole” di essere visto.
Consigliato a chi vuole vedere un film interessante e ben costruito, e a chi avrà voglia di notare e apprezzare la perfetta trasformazione di Levitt per assomigliare, nelle espressioni facciali, a Bruce Willis.
Sconsigliato a chi… non ha voglia di vedere un bel film.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode