Looper – In fuga dal passato: la recensione di colpa94

Looper – In fuga dal passato: la recensione di colpa94

Looper è sicuramente uno dei film di fantascienza più validi degli ultimi anni, e questo nonostante una messa in scena “povera” : non sono presenti armi o macchine futuristiche, e, pur vivendo nel 2044, le persone si vestono come se fossero nel XX secolo (è l’ultima moda).
Rian Johnson, creatore in tutto e per tutto di questo film, mescola insieme tematiche ricorrenti della fantascienza (i viaggi nel tempo e il legame tra diverse linee temporali), azione e domande filosofiche ed esistenziali. E fa ciò con una certa armonia e senza soluzione di continuità, riuscendo a stupire lo spettatore. Fin dall’inizio il film parte “forte”, e riesce a farti entrare immediatamente in quel mondo togliendoti anche qualche respiro (una ragazza accanto a me ha fatto un bel salto sulla sedia dopo solo 30 secondi dall’inizio).
Johnson, quindi, tenta sempre di sorprendere lo spettatore, inserendo man mano nuovi elementi utili a completare il puzzle e cambiando continuamente ritmo.
A mio parere, però, è questo continuo cambio di ritmo che impedisce al film di “prendere il volo”: si avverte un certo calo di tensione in alcuni momenti e il film fa fatica a recuperare, e ciò può penalizzarne la visione per alcuni spettatori.
Bravi gli attori, soprattutto Emily Blunt, mentre ho trovato un po penalizzato Joseph-Gordon Levitt, probabilmente a causa del trucco.

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