Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato: la recensione di Jack96

Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato: la recensione di Jack96

Lo Hobbit si, Lo Hobbit no. Grande capolavoro, delusione totale.
Ci sarebbe tanto da dire perché questo film, che sia piaciuto o meno, è comunque un’ opera monumentale… ma con delle piccole falle.
Inizialmente i film tratti da Lo Hobbit dovevano essere solo due perché il libro era piuttosto piccolo rispetto al Signore degli Anelli. Ora, nell’estate del 2012 Jackson aveva espresso la volontà di voler sviluppare altri aspetti del libro, dando più importanza ai collegamenti con la passata trilogia; la Warner Bros. gli aveva dato il via libera e i film erano passati da due a tre. La domanda in questione è: dove si vanno a prendere le vicende da narrare, se Lo Hobbit è un libro infinitamente più piccolo rispetto ai tre film precedenti?
Le appendici del Signore degli Anelli (le prime pagine del libro, prima della storia vera e propria) sembrano aver dato la risposta a questa questione così articolata.
Il problema però è un altro: questa decisione c’è stata solo a Luglio e la gran parte del montaggio finale per il primo film era già stata fatta, ma siccome la storia era comunque da dividere in 3 film non si potevano raccontare troppi avvenimenti solo nel primo. Per questo la storia si è dovuta fermare prima del previsto. Ma le scene eliminate erano consistenti e hanno portato il film a durare troppo poco, quindi, ecco l’idea di aggiungere delle parti che nel libro non c’erano (quelle delle appendici) per riconferire la durata effettiva al film. Ma di tempo per svilupparle bene all’interno della narrazione non ce n’era abbastanza (siamo in estate) ed è proprio guardando il film che si notano precisamente i punti deboli dove ci sono queste digressioni narrative che non si sono cucite bene con il resto della storia (Radagast che cerca di depistare gli orchi, il Negromante, etc.).
Il problema sostanziale de Lo Hobbit è questo.

La colpa, però, non si può dare a nessuno. Il solo fattore colpevole è il poco tempo a disposizione, per come la vedo io. Perciò non c’era modo di fare un film migliore: l’opera non si può giudicare completamente.
Sono sicuro che per il secondo e il terzo capitolo Jackson riuscirà ad articolare meglio questi pezzi di storia in più (manca solo il lavoro di post-produzione). Naturalmente alcuni errori sciocchi ci sono (come ad esempio il re degli orchi che, prima di morire, dice: “Sto per essere sconfitto!”). Tuttavia la critica non dovrebbe fossilizzarsi su altri elementi insignificanti a livello scenico e narrativo, perché un minimo di libertà per la regia deve sempre esserci. Per come la vedo io, tutti (sia fan che critici) non possono non vedere questo film come un piccolo inizio indipendente. Come primo film di una nuova trilogia è tutt’altro che accettabile e la maestria di Jackson torna a sorprenderci ancora. I dettagli del libro ci sono tutti, anche i più piccoli, e gli effetti speciali sono senza ombra di dubbio i migliori di quest’anno. Non ci si poteva aspettare qualcosa di meglio rispetto al Signore degli Anelli. La storia non è certamente come la precedente, ma non si tratta comunque di un impianto banale.

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