Into the Woods: la recensione di Tim_DarkShadows

Into the Woods: la recensione di Tim_DarkShadows

In pochi anni di carriera Rob Marshall è riuscito a distinguersi come regista, affermandosi come maestro nei musical, e i bellissimi “Chicago” e “Nine” ne sono la prova. Sicuramente il suo passato da coreografo ha inciso sulla sua maestria nel dirige i musical, dove è totalmente a suo agio, ma è anche vero che Marshall è riuscito a destreggiarsi anche in una megaproduzione come “Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare” per la Disney, riuscendo sempre a cavarsela nel migliore dei modi. E ancora per la Disney ha diretto un nuovo musical “Into the woods”, appena uscito in Italia in concomitanza con un successo Disney in sala, sempre con al centro una favola, il campione d’incassi “Cenerentola”. Dalla nuova opera di Marshall ne viene fuori un ottimo musical, un film ben calibrato e curato nei minimi dettagli.

Un fornaio e sua moglie sperano in tutti i modi di avere un figlio che purtroppo non arriva mai, ma la soluzione sembra fornirla una strega, la quale tempo addietro ha lanciato sulla famiglia del fornaio una maledizione perchè il padre del fornaio le aveva rubato dei fagioli magici dal suo giardino, la cui perdita le è costata perdere la bellezza e la giovinezza, ma con quattro ingredienti trovati nel bosco il maleficio si può spezzare: una mucca bianca come il latte, un mantello rosso come il sangue, i capelli biondi come il grano, una scarpetta pura come l’oro, e se verranno portati alla strega entro tre giorni la coppia avrà il figlio tanto desiderato e lei riacquisterà la bellezza di un tempo. I due si addentrano nel bosco dove incontrano i proprietari dei quattro oggetti, Jack, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo e Cenerentola, tutti in cerca come loro di realizzare un loro desiderio, che vedranno realizzarsi in queste tre notti, ma ben presto tutti si renderanno conto che tutto quello che desideravano non era veramente quello che volevano.

Questo musical a tinte fantasy, ha alla base un libretto originale e fantasioso capace di parlare di argomenti forti e interessanti, fortunatamente questa trasposizione cinematografica mantiene questi elementi che sono la base del film, a volte anche ampliando alcuni contenuti, come la maternità, il rapporto tra i genitori e figli, e il desiderare molte cose che non sono come ce le eravamo immaginate. Un altro punto di forza è quello di riportare le storie che tutti conosciamo come realmente i fratelli Grimm le avevano scritte, tralasciando la versione di Walt Disney che ormai è entata nell’immaginario collettivo, e mischiandole tutte e quattro più la nuova si crea una trama totalmente nuova, originale e coinvolgente. Come in tutti i film del regista il cast è di prim’ordine, una grandiosa Meryl Streep porta sullo schermo una strega sui generis della quale riesce a tirare fuori le sue fragilità, un ottimo Chris Pine, perfetto nell’interpretare un principe azzurro che dopo si rivelerà tutt’altro, nonostante le brevi parti anche l’autoironica Christine Baranski o un Johnny Depp di nuovo in carreggiata e favolosamente istrione lasciano il segno per tutto il film. A supportare il loro ottimo lavoro abbiamo una buona Emily Blunt e Anna Kendrick la cui performance canora supera quella d’attrice. Degno di nota è anche il reparto dei giovani interpreti, tra cui spicca Daniel Huttlestone, già visto ne “Les Misérables”, l’unico sottotono rispetto al resto del cast è James Corden. Come ogni musical che si rispetti ci sono molte soundtrack bellissime, la migliore è Last midnight affidata a Meryl Streep, e a migliorare il livello del film abbiamo una regia ottima, scenografie suggestive, costumi meravigliosi e un uso intelligente degli effetti visivi. Capace di far riflettere, e rasentare il confine tra il musical e il fantasy senza annoiare mai questo “Into the woods” è un’opera imperdibile per gli amanti del musical, e per chi ama vedere le favole al cinema, promossa a pieni voti.

Voto: 4/5 .

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