Hunger Game è un film di cui si parlerà molto e si deve, perché merita un riconoscimento particolare. E’ un film particolare, con una storia che affronta in modo disinvolto e senza drammaticità una tematica sconcertante che potrebbe realizzarsi in un mondo post- apocalittico: la spettacolarizzazione della morte, l’esaltazione e la legalizzazione di tutte le regole che permettono la sopravvivenza. E’ un reality cruento, dove la gente, familiari e amici compresi, è costretta a guardare in tempo reale in TV, degli sfortunati giovani che si uccidono a vicenda, perché può esserci un solo vincitore. Ma il vincitore di cosa? Di una fetta di ricchezza e benessere in un mondo in cui ricchezza e benessere sono diventati un lusso per pochi eletti, perché l’uomo con le guerre, le rivolte e le scelte scellerate ha distrutto tutto ciò che è logico e naturale e per sopravvivere alla propria civiltà ha avuto bisogno di nuove regole e punizioni e di offrire dei Tributi, dei sacrifici umani. Ma il vero vincitore non è chi sopravvive , bensì il sistema, ciò che una volta era lo stato, l’identità politica, che decide se e in che quantità dare una speranza.
Un bel film davvero, con una Jennifer Lawrence intensa e bellissima. Rispetto al libro, bello, cambiano pochi particolari, è ovvio; ma credo che una trasposizione migliore di questa non si possa immaginare. L’unico neo di questo film è la lunghezza forse eccessiva, con un ritmo che non è proprio adrenalinico ma necessario alla riflessione e a chiedersi cosa siamo disposti a fare per sopravvivere e di cosa siamo davvero capaci…?!lilly78