Hunger Games: la recensione di lady niklaus

Hunger Games: la recensione di lady niklaus

Penso sia dai tempi di Harry Potter che non mi appassiono così tanto ad una saga. Sebbene sia una “novellina” (ho letto il primo libro a solo una settimana dall’uscita del film e aspetto che esca il terzo libro per leggerlo insieme al secondo), la trama mi ha conquistato subito e non vedevo l’ora di andare a vedere il film. La storia di fondo è abbastanza semplice: in un futuro non ben specificato il Nord America sarà sostituito da uno stato chiamato Panem,la cui capitale è Capitol City. Attorno a questa città ci sono 13 distretti,anzi più precisamente 12,poichè il tredicesimo fu distrutto dalla capitale durante una rivolta dei distretti avvenuta più di 70 anni fa. Da quel momento,come punizione,furono istituiti gli Hunger Games (letteralmente “giochi della fame”): ogni distretto deve dare in tributo un ragazzo e una ragazza di età compresa fra i 12 e 18 anni, che dovranno combattere fra di loro fino alla morte in un’arena, finchè su 24 non rimarrà che un vincitore. Il loro significato è chiaro: nemmeno un bambino può considerarsi al di sopra del potere del governo. Il tutto è ripreso da delle telecamere, che fanno degli Hunger games un vero e proprio “reality game”.
La protagonista è Katniss Everdeen,sedicenne del distretto più povero,il dodicesimo. Si offirà volontaria al posto della sorellina,il cui nome viene estratto come tributo per i giochi; l’altro estratto è Peeta Mellark,che in seguito confesserà davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss.
La scelta dei 2 attori protagonisti è stata magistrale. Jennifer Lawrence riporta perfettamente sullo schermo la Katniss del libro che abbiamo imparato ad amare: coraggiosa,a volte ostile ma tuttavia gentile,genuina,schietta,e con dei bei attributi, dote un pò manchevole nelle eroine femminili degli ultimi tempi,che sono sempre lì a sospirare e ad aspettare che il loro “amore” le salvi…qui è il contario,è lei che va a salvare Peeta nel momento in cui lui ha più bisogno di lei,e sebbene non sia proprio una “romanticona”,alla fine si innamorerà di Peeta,o perlmeno sarà terrorizzata al solo pensiero di perderlo.
Che dire di Josh Hutcherson? Peeta è il mio personaggio preferito,perchè è buono dentro,dolce,meno cinico di Katniss e tuttavia assolutamente risoluto nel portare avanti i suoi ideali. Se avessi scelto un volto da dargli,sarebbe stato proprio quello di Josh,che con il suo viso dolce e ancora fanciullesco è assolutamente perfetto,e nell’interpretazione rende tutto quel pathos che putroppo è un pò manchevole in Katniss ma presentissimo in questo “sfotunato amante del distrett0 12”.
Il resto del cast è molto buono,ottima sopratattutto l’interpretazione di Stanley Tucci nei panni del bizzarro Ceasar Flickerman. La trama è fedele,grazie al cielo, e l’unica pecca/vantaggio è che il film non può certo cogliere quell’interiorità che è presente nel libro (è tutto scritto dal punto di vista di Katniss),ma può tuttavia darci altri differenti punti di vista: come quello del presidente Snow,intimidito da questa ragazza che brilla come un raggio di speranza per tutti i distretti, o quello di Gale,che non riesce a guardare quando Katniss bacia Peeta (preannunciando così la nascita di un triangolo amoroso? Tutto dipende da Katniss, se quello quello che prova per Peeta è reale o no). L’unica altra piccola pecca è il finale leggermente accellerato,che non mostra il conflitto interiore di Katniss: quello che ha provato per Peeta nell’arena è reale o era soltanto finzione per sopravvivere? E Gale come l’ha presa? Peeta,innamorato sinceramente, riceverà una grossa delusione. Suppongo che tutto ciò il regista abbia voluto tenerselo per il prossimo film, che non vedo l’ora di vedere.
“may the odds be ever in your favour”.

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