Hunger Games: la recensione di giba1983

Hunger Games: la recensione di giba1983

Come inizia …finisce.
L’ “avventura” in sè per sè è inutile, nel senso che dopo tutto quello che è successo (e che accade ogni anno da anni), la situazione sociale e il rapporto tra i vari distretti e la città di Capitol rimangono praticamente invariati.
Il pre Hunger Game è, a mio avviso, troppo scarno e scivola via troppo velocemente, senza soffermarsi sullo stato emotivo e sui rapporti interpersonali tra Katniss Everdeen e la madre, la sorella, l’amico/fidanzato Gale Hawthorne e sulla caratterizzazione di questi.
Lo stesso vale, in seguito, con e per gli altri personaggi principali della storia, a partire dal mentore alcolizzato fino al compagno/tributo di gioco Peeta Mellark, del quale viene riproposta più e più volte la scena del pezzo di pane gettato in terra, come se bastasse solamente questa a far capire i suoi sentimenti verso Katniss.
E’ però da sottolineare il buon lavoro fatto sul rapporto che si instaura tra Katniss e Rue (tributo del distretto 11), che personalmente ho interpretato più come un legame tra sorelle che come alleate.
Degna di nota anche la scenografia, i costumi ed in particolare i colori, che riescono a sottolineare ottimamente la differenza tra i ceti sociali, passando dai verdi e i grigi dei distretti ai colori più disparati ed evidenziati della città di Capitol.
Un film che certamente non farà parte della mia top 10, ma che grazie all’azione e all’avventura che lo contraddistinguono non mi ha fatto rimpiangere l’essere andato al cinema a vederlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode