Flight: la recensione di AliWonderland

Flight: la recensione di AliWonderland

Chi si aspettava un grande film incentrato su un disastro aereo pieno di adrenalina e suspance sicuramente è stato deluso da “Flight”… io ero fra quelli.

Whip Whitaker è un pilota di areo dedito un pò troppo ad alcool e cocaina. Proprio la sera prima di un volo si è dedicato ad una notte folle con una delle sue assistenti di volo, dovendo poi così pilotare un aereo sotto l’affetto di alcool e droga. Tutto sembra procedere per il meglio una volta passata la tempesta iniziale, se non fosse per il fatto che il motore subisce un’avaria e il comandante è costretto a fare una manovra di emergenza fuori dall’ordinario per cercare di salvare tutti. Quindi, alcool o non-alcool, Withaker è riuscito, mediante un volo a testa in giù, a salvare un centinaio di passeggeri, perdendone solamente 6, e per questo è stato osannato, poichè nessun altro sarebbe riuscito a fare la stessa manovra.
Come sempre accade però in questi casi, parte in automatico una causa e si va alla ricerca di qualcuno su cui scaricare la colpa e il fatto che nel suo sangue siano state trovate grandi dosi di cocaina e alcool non lo ha aiutato.
Da qui si approfondisce di più la sua vita e si scopre che è un vero e proprio alcoolizzato che passa la maggior parte della sua vita ubriaco.

La storia in sè è affascinante e piena di sfaccettature. Gli attori sono stati tutti grandiosi, a partire da Denzel Washington che ci ha regalato una profonda e splendida interpretazione di un comandante alcolizzato che vorrebbe guarire, ma non ne ha la forza.

Il film pecca però di tempistica. Risulta infatti estremamente lento e monotono. Già di partenza la pellicola ha una durata consistente, quindi la lentezza nel procedere della trama non aiuta lo spettatore a mantenere l’attenzione necessaria per poter apprezzarla come si deve.

Inoltre il film pecca anche di un’esagerata concentrazione sul fattore alcolismo e dipendenza, con il risultato di passare quasi per un film moralistico e simile ad una lunga “campagna anti-droga”.

Quindi in una scala da 1 a 10 darei a “Flight” un 6,5. Raggiunge quindi la sufficienza grazie alle interpretazioni degli attori e alla trama che nella teoria risulterebbe interessante. Non vado però oltre il 6,5 per la lentezza e lo spirito troppo moralistico che ha appesantito il tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode