Contro l’ordine divino: la recensione di Mauro Lanari

Contro l’ordine divino: la recensione di Mauro Lanari

1) Ben rappresentata confusione storica tra suffragio universale, parità dei sessi (oggi uguaglianza di genere), emancipazione sessuale e ribellismo fine a se stesso e autodistruttivo (da Hendrix a Joplin).
2) Manca il follow-up del riflusso di parte di quelle istanze femministe, in Italia dalla Venier alla Moratti: “Chi non è di sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di destra da vecchio è senza cervello”.
3) Mezzo secolo dopo siamo sovrastati da problemi talmente più gravi che ripensare a quelle battaglie fa tenerezza.

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