Contraband: la recensione di Daniela Bizzarro

Contraband: la recensione di Daniela Bizzarro

Chris e’ un ex contrabandiere in pensione, dedito ad una vita traquilla con moglie e figli che, sara’ ben presto minata dalla sconsideratezza di suo cognato Andy. Entrato da poco nel mondo dei traffici illeciti, il ragazzo per evitare l’ arresto getta in mare una partita di droga facendo saltare un grosso affare. Per riuscire a riparare allo sgarro, salvaguardando cosi la pace della sua famiglia, Chris e’ costretto a riprendere la sua vecchia attivita’ effettuando un ultima missione : trasportare soldi falsi da Panama a New Orleans.

Quello di Balthazar Kormakur e’ uno dei pochi drama-thriller realmente degno di questo nome. Film nato all’insegna del risparmio,e’ costato “soltanto” venticinque milioni, Contraband ne ha per ora guadagnati oltre sessanta, ripagando abbondandemente i suoi produttor; tra cui va ricordato lo stesso protagonista della pellicola, Mark Wolberg.

Contraband puo’ essere definito “il film delle scelte sagge”. A partire dall’ambientazione NewOrleansiana, poco sfruttata dal punto di vista cinematografico, ad arrivare alle scene d’azione, poco epiche e molto reali, Kormakur non sbaglia un colpo.

Quella dimostrata nel dirigere i suoi attori, puo’ essere definita vera e proprio maestria che, ha regalato ai suoi personaggi quel tocco di realismo, che non guasta mai, dando la possibilta agli spettatori di potersi riconoscere in alcuni dei loro drammi. Al tempo stesso resta intaccata la spinta thriller, che regala i classici novanta minuti con il fiato sospeso.

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