Cenerentola: la recensione di nancy

Cenerentola: la recensione di nancy

Non vivo nel mondo delle fiabe, non l’ho mai fatto, ma le adoro e indubbiamente ho sempre avuto un debole per Cenerentola. Di conseguenza non ho potuto fare a meno di recarmi al cinema a vedere il live action diretto da Kenneth Branagh, non senza un pizzico di timore. Il rischio di un flop è sempre dietro l’angolo quando vengono rimaneggiati lavori così noti e amati dal grande pubblico. Così, conscia di essere l’unica over 12 in sala non accompagnata da bambini, e dopo aver giurato che sarei uscita di corsa se Branagh avesse dimenticato di inserire i topolini nel suo live action, mi sono predisposta alla visione nell’unico modo possibile, tornando bambina.Ella, questo il nome della Cenerentola di Branagh, ha avuto un’infanzia felice, di quelle da mulino bianco, ma non le è stato risparmiato il più grande dei dolori, la perdita di entrambi i genitori. Dopo la morte improvvisa del padre Ella resta sola con la seconda moglie del padre, Lady Tremaine, e le figlie di lei, Anastasia e Genoveffa, terribilmente stupide e goffe. La convivenza si dimostra fin da subito difficile e ben presto le tre inizieranno a maltrattare la povera Ella, rinchiudendola in soffitta e trattandola alla stregua di una schiava. Ella, forte dell’insegnamento della madre, che in punto di morte la invitava a vivere la sua vita con gentilezza e coraggio nonostante le difficoltà, non si lascia abbattere, e continua ad elargire sorrisi e buone parole anche alle malefiche sorellastre. Ma un incontro fortuito con un giovane apprendista nel bosco cambierà la sua vita per sempre…però vi risparmio i restanti dettagli della trama, che ovviamente tutti conoscete benissimo.Quello che sorprende nel live action di Branagh è l’impressionante fedeltà al classico del 1950, dal quale si discosta solo per una caratterizzazione maggiore di certi personaggi e per una Cenerentola talmente buona da sembrare stupida, ma va tenuto conto che il film è diretto soprattutto ad un pubblico giovanissimo e in questo senso i messaggi lanciati sono apprezzabili; Cenerentola ha un rispetto estremo per gli animali, è gentile (e i bambini di oggi hanno davvero bisogno di ritornare ad essere gentili!), ha dignità, protegge ad ogni costo il suo passato e come le amate Elsa e Anna di Frozen non sogna di sposare un principe!

Tra gli interpreti spiccano le donne, Lily James, una Cenerentola acqua e sapone, Cate Blanchett che veste divinamente, come solo lei sa fare, i panni di Lady Tremaine e la Fata Madrina che ha il volto di Helena Bonham Carter, splendida nel suo vaporoso abito bianco. Qualche differenza la troviamo nel personaggio del principe (Richard Madden), al quale viene dato maggior respiro e nel personaggio del Gran Duca, trasformato in un avido politico (Stellan Skarsgård). Non mancano poi gli amati topolini e Lucifero. Oltre all’innegabile maestria di Branagh a conquistarvi saranno le scenografie e i costumi dei premi Oscar Dante Ferretti e Sandy Powell, che raggiungono il loro apice nella scena del ballo, la cui sala è stata ricostruita nei Pinewood Studios prendendo ispirazione dall’architettura francese. Colori accesi, costumi vaporosi e quel magico tocco Disney vi faranno uscire dal cinema con gli occhi a cuoricino! Per me non può che essere una promozione piena! Ah, arrivate in tempo in sala perché il film è preceduto dal divertente corto Frozen Fever!

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