Birdman – O l’imprevedibile virtù dell’ignoranza: la recensione di Tim_DarkShadows

Birdman – O l’imprevedibile virtù dell’ignoranza: la recensione di Tim_DarkShadows

E’ raro che un film riesca a rispecchiare buona parte della società che rappresenta, e mai più che ora parlare del mondo in cui viviamo, e a cosa si è arrivati dopo anni di storia. Birdman riesce a offrire un ritratto crudele, amaro e purtroppo, veritiero, di cosa oggi sia diventata per il mondo la cultura, il successo, con un’analisi profonda sull’ego delle persone. Non un film ma un’esperienza cinematografica imperdibile, in cui lo spettatore viene catapultato nel turbinio delle menti dei protagonisti, assistendo alle loro paure e ai loro sentimenti, grazie all’innovativa regia di Alejandro Gonzalez Inarritu, il quale gira tutto il film in un unico piano sequenza, per far immergere totalmente il pubblico nei personaggi, interpretati da un cast in stato di grazia.

Riggan Thomson (Michael Keaton) è un attore che ha raggiunto le più alte vette del successo negli anni ’90 con una serie di film dedicati al supereroe Birdman, per poi essere risucchiato dal dimenticatoio dello star system hollywoddiano. Adesso Riggan mette su una rappresentazione di una pièce teatrale scritta 50 anni fa, nel teatro più prestigioso di Brodway, la cui lavorazione non procede al meglio, e dopo l’allontanamento del suo comprimario maschile, dal dubbio talento, dalla lavorazione a pochi giorni dalla prima, un’attrice dello spettacolo, Lesley (Naomi Watts), propone come sostituto il suo compagno Mark Shiner (Edward Norton), attore stimato da tutti. La collaborazione tra i due interpreti non sarà delle più facili, perché Mark diventerà l’alter ego di Riggan, sottoponendo l’uomo ad ulteriori pressioni, il quale deve già combattere con i suoi demoni interiori, fino alla prima dello spettacolo, opera per la quale sta rischiando tutto, compromettendo anche i rapporti umani.

Per le tematiche trattate “Birdman” poteva rivelarsi un film tedioso, invece sono proprio i toni, qui molto efficaci, della black comedy che mandano avanti il film, il cui ritmo procede in maniera sempre più incalzante. Mai scelta più azzeccata è stata fatta per il cast, e soprattutto per il protagonista, Michael Keaton ha infatti vestito i panni di Batman nelle due pellicole di Burton, esperienza che probabilmente lo avrà aiutato nell’immedesimarsi così bene nel suo personaggio, infatti l’attore da un’inestimabile prova d’attore, a cui solo un’intensa Emma Stone può tenergli testa, e infatti i loro duetti all’interno della pellicola sono favolosi, ma anche il resto del cast è degno di nota, tutti contribuiscono alla riuscita del film, rivelandosi adatti al loro personaggio, tra cui spicca Naomi Watts, seguita da Edward Norton. La sceneggiatura è sarcastica, piena di riferimenti cinematografici, profonda e poetica, affiancata da una regia magistrale, che riesce a curare ottimamente anche il reparto tecnico del film, infatti la fotografia rende ogni fotogramma pieno di eleganza, il montaggio dà un crescendo di emozioni perfetto alla pellicola, che verso la fine rivela anche un uso grandioso e ben dosato degli effetti speciali, che hanno trovato qui una funzione migliore che in molti altri blockbuster. Il successo di questa pellicola è più che meritato, da parte di pubblico e critica, così come i numerosi riconoscimenti vinti ai Premi più prestigiosi nei mesi precedenti, coronando il tutto con 4 Oscar (Film, Regia, Sceneggiatura Originale, Fotografia).

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