Biancaneve e il cacciatore: la recensione di Daniela Bizzarro

Biancaneve e il cacciatore: la recensione di Daniela Bizzarro

Rifacimento dark-fantasy della fiaba che tutti conosciamo, biancaneve e il cacciatore e’ la prova lampante della malattia che da tempo attanaglia il cinema contemporane , l’assenza di idee originali.

Sanders non prova neanche a cambiare punto focale nella narrazione drlla vicenda e, si limita a metterla in scena cosi come e’ stata scritta dai Grimm, ricreando un atmosfera di “gia visto” che pervade tutto il film.

Strepitoso il lavoro celato dietro la fotografia e glieffetti speciali che, contribuiscono a spezzare l’atmosfera noiosa che si va a creare in alcuni punti della pellicola, regalando allo spettatore alcune scene memorabili, come la trasformazione di uno stormo di corvi nella regina Ravenna.

Ed e’ proprio a lei, alla Ravenniana Charlize Therone che va la palma d’oro di strega dell’anno. Al contrario della sua collega Julia Roberts che, ha ricoperto lo stesso ruolo in chiave comica non molto tempo orsono, la Ravenna-Therone e’ schiacciata dal dolore,. Una sofferenza cosi realistica che porta lo spettatore a provare compassione , a tdispiacersi per la sconfitta della catticva di turno. Altrettanto brillante non si puo dire la prova dell’altra protagonista, Kristen Steward alias biancaneve che, smaniosa di spogliarsi dei panni di Bella ha finito per misurarsi con un ruolo che non le si addice per niente.

In conclusione, biancaneve e il caccitore resta comunque un film da vedere, fosse anche solo per ammirare i bellissimi paesaggi, basta che si metta da parte prima d’entrare in sala, la voglia di action .

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