Biancaneve e il cacciatore: la recensione di ale5b

Biancaneve e il cacciatore: la recensione di ale5b

Nel regno magico di Rupert Sanders sta per avverarsi una profezia folle. Pare infatti che Kristen Stewart abbia il potere di spodestare in bellezza la cattivissima Charlize Theron. Basterebbe questo a farci capire quanto poco di credibile abbiamo di fronte. Si scherza, ma non troppo. C’è qualcosa che si percepisce fin dall’inizio ma non si riesce ad’intuire. Con il passare dei minuti le sensazioni si accumulano sempre di più. Si arriva a metà con un’idea molto chiara: questo film non funziona. Di Biancaneve c’è qualche parvenza, fatti più che altro (tra cui uno specchio magico che sembra Mastro Lindo), ma non ci troviamo di fronte a quello per cui ci eravamo preparati. C’è l’antefatto, il castello, la strega cattiva impersonata da una Charlize Theron tanto bella quanto brava (in proporzione al resto ovviamente) e ci sono i personaggi d’attesa: Biancaneve, il Cacciatore e perchè no? ci sono anche gli 8 nani in un’orchestra di attori noti ai più per il viso rispetto che al nome ma dalla qualità indiscutibile (McShane e Winstone su tutti ma ricordiamo anche il Bob Hoskins di Roger Rabbit). Fino a qua possiamo accettare l’offerta senza strapparci i capelli, aspettando che il salto di qualità arrivi dai due protagonisti. Ma non c’è e la delusione sovrasta qualsiasi altra cosa. La Stewart non regge lo schermo, che non sia stato solo questo ruolo o che non sia ancora pronta in generale ce l’ho dirà il tempo. La sua Biancaneve non trasmette emozioni, non c’è modo di immedesimarsi in lei. Rabbia, dolore, sconforto e amore passano sul suo viso in modo troppo superficiale. E Chris Hewsworth non è proprio il partner ideale con il quale intraprendere rapporti importanti. La rampa di lancio percorsa sulle ali dell’entusiamo di Thor e Avengers subisce una brusca frenata. Questo cacciatore è poco credibile. Forte quanto ingenuo, fallisce l’esame quando si converte alla giusta causa con una facilità clamorosa. No, non ci siamo. La strada presa è poco chiara. Neppure la battaglia finale risolleva il risultato, anzi, ad essere pignoli ci sarebbe da ridire persino sull’assalto al castello ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Che non sia un film per bambini lo sapevamo ma sembra che raccogliere un target più alto sia chiedere troppo. Bocciato. Una buona alternativa per restare in tema? Cappuccetto rosso sangue.

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