Battleship: la recensione di Daniela Bizzarro

Battleship: la recensione di Daniela Bizzarro

A partire dalla 2Guerra dei mondi”, spettacolo radiofonico che scatenò il panico negli Stati Uniti, consacrando la fama di Orson Welles, i fantomatici omini verdi sono stati scritturati dai registi hollywoodiani più e più volte. Rendere interessante una trama cotta e ri-cotta, non è impresa da poco, il flop si nasconde dietro l’angolo del set di qualsiasi regista rimetta in scena la classica invasione aliena, a meno che non si decida di puntare su qualcos’altro, proprio come ha fatto Peter Berg aiutato dai suoi due sceneggiatori Erich Hoeber e Jon Hoeber
Ispirato al famoso gioco della Hasbro, Battleship è una vera e propria battaglia navale combattuta in grande stile, tra alieni e umani.

La vicenda prende inizio quando una specie aliena tecnologicamente avanzata decide d’invadere la terra, per impossessarsi di una fonte energetica custodita infondo al mare.
Come al solito toccherà ad un manipolo stereotipato di pseudo eroi riuscire a scongiurare la minaccia: il ragazzo scapestrato Alex
(Taylor Kitsch) affiancato dal fratello maggiore/padre Stone
(Alexander Skarsgård), la modella fidanzata del protagonista (Brooklyn Decker)e un’improvvisata soldatessa (Rihanna).

Prima dell‘uscita del film il regista ha dichiarato: “Battleship è una mia passione perché, da bambino, ho trascorso tantissimo tempo sulle navi, ascoltando storie dettagliate sulle grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale raccontate da mio padre. Quando mi è arrivato tra le mani, non mi ci è voluto molto per immaginare il film”. Viene quindi naturale pensare che i continui rimandi a “film del genere” e l’ambientazione simile a Pearl Harbor, non siano stati incidenti di percorso ma scelte ben precise, dovute principalmente dall’interesse di Berg verso battaglie guerre e distruzioni.

L’intento principale del regista , pienamente raggiunto, era quello di creare una pellicola d’intrattenimento, avvalorata da 3d ed effetti speciali al di fuori di ogni aspettativa, poco importa se il prezzo da pagare fosse stato una trama povera e scontata. A differenza degli altri giocattoli scelti come protagonisti delle precedenti pellicole ( Transformers G.I. Joe-La nascita dei Cobra) Battleship non ha “una storia propria”. All’interno della battaglia navale non esistono personaggi, ma solo navi che si bombardano alla cieca. Ecco allora la decisione di investire i 200 milioni di dollari budget tutti in effetti, che rendano speciale ed indimenticabile l’ennesimo conflitto Umani Vs invasori.

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