Asterix & Obelix al Servizio di Sua Maestà: la recensione di Alvin Miller

Asterix & Obelix al Servizio di Sua Maestà: la recensione di Alvin Miller

Nuova avventura per il duo di Asterix e Obelix.
Cambia l’attore del primo e rimane Gérard Depardieu per il secondo (inutile negarlo, quel ruolo gli calza a pennello!)

Ancora una volta i due sono chiamati ad opporsi alla tirannia di Giulio Cesare e dei suoi romani, che questa volta hanno puntato gli occhi sulla Gran Bretagna.
Per farmi un’idea precisa di cosa fosse questo nuovo capitolo delle avventure dei due Galli, ho preso come riferimento e mio metro di paragone il precedente film della saga, quel “Asterix alle olimpiadi” che tanto mi era piaciuto ai tempi in cui lo vidi.
Rispetto ad esso, che era uno spettacolare miscuglio di gag, citazioni e comicità demenziale, questo nuovo episodio cerca di fare più leva sulle emozioni e suoi sentimenti, dell’amicizia tra l’inseparabile duo al desiderio di avviarsi nell’avventura dell’amore, con il sottofondo della missione di liberare la Gran Bretagna dall’invasione romana.
Conseguenza di questa scelta è sì di dare maggiore spessore ai personaggi, ma allo stesso tempo finisce per mettere in gioco una quantità forse eccessiva di sottotrame che mina inevitabilmente a danneggiare quanto altro si sarebbe potuto mettere nella storia. La sceneggiatura, infatti, per quanto riesca a portare a termine quasi tutte le micro trame presenti nel film (a parte quella del coinvolgimento dei Normanni, semplicemente inutile), non trova però lo spazio di focalizzarci in una in particolare, creando quindi confusione nello spettatore, che di conseguenza, non riesce a godersi i pregi della pellicola (per lo meno, questa fu la mia impressione soggettiva).
Un’altro elemento che forse avrebbe avuto bisogno di una piccola revisione, è la comicità. Ok, di momenti in cui si ride ce ne sono, ma se ci si aspetta grandi e fragorose risate tra il pubblico, purtroppo esse sono limitate si e no a una o due gag, e per il resto ci si limita a ridacchiare di qua e di la.
Ultimo difetto del film, ma che più di un difetto, è un opinione personale, è la banalizzazione del personaggio di Giulio Cesare, che da personaggio in grado di infondere un senso di superiorità con la propria regalità e presenza scenica, qui viene trasformato nel classico cattivo arrogantello presuntuosetto e pieno di se, che come tale, finisce inevitabilmente per subire la sconfitta umiliante alla quale sono incorsi e incorreranno tutti i Villain di questo genere di commedie, un po’ come accadde a Bruto nel precedente film.

Non bocciamo però del tutto questo nuovo Asterix, poiché in fondo intrattiene e diverte quanto basta per far trascorrere una piacevole serata in sala. Certo, non ha l’atmosfera da Kolossal del precedente, ma le gag sulle tradizioni e le abitudini inglesi, oltre che intelligentemente usate e portate all’estremo, garantiscono anche una ventata d’aria fresca rispetto ai tradizionali massacri di poveri legionari romani (irrinunciabili per un qualunque capitolo della serie) a cui Asterix e Obelix ci hanno sempre abituato.

Mi sono concentrato poco sui pregi, ma questo è solo per volontà di mettere in evidenza i difetti di questa pellicola. Non è certo un episodio che si impone di presentarsi a noi come il capitolo decisivo, e nel suo piccolo fa bene il suo dovere. Perciò per gli appassionati e per chiunque è alla ricerca di un filmetto rilassante che strappi qualche risata, allora merita la visione. Tutto ciò che ha reso famosa questa serie viene ripresentato fedelmente.
Mentre, se si è alla ricerca di film più profondi e pretenziosi, allora potreste essere delusi e uscirne annoiati, ma del resto, se mai capitasse in sala qualcuno del genere, vien da chiedersi che ci faccia lì, a vedersi una pellicola dal titolo “Asterix e Obelix”.

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