Il film del 1998 Wild Things avrebbe dovuto presentare al suo interno una scena di sesso tra Kevin Bacon e Matt Dillon, ma la sequenza è stata cancellata nel momento in cui uno dei due attori si è rifiutato di girarla. Lo ha appena rivelato il regista.
Parlando con Ethan Alters di Yahoo News in occasione del 25° anniversario del film cult, il regista John McNaughton, dietro la macchina da prese anche per film come Henry, pioggia di sangue (odiato da Nanni Moretti in Caro diario, che lo vedeva al Cinema Fiamma a Roma e usava una sua recensione per torturare nel sonno il critico cinematografico interpretato dal compianto Carlo Mazzacurati), Lo sbirro, il boss e la bionda e Crocevia per l’inferno, ha ricordato uno dei momenti più sorprendenti della sceneggiatura originale, che tuttavia non è mai stato girato.
Wild Things, interpretato anche da Neve Campbell e Denise Richards, seguiva un detective della polizia che scopre una cospirazione all’interno di un caso che coinvolge un consulente scolastico del liceo, accusato di stupro da due studentesse.
Il film, thriller patinato a sfondo erotico, presentava diversi colpi di scena, con una continua rinegoziazione dei colpevoli e un continuo slittamento del punto di vista e delle certezze spettatoriali, e uno dei momenti più “scioccanti” (in termini di plot twist) che lo sceneggiatore Stephen Peters aveva scritto era proprio una scena di sesso tra i personaggi di Dillon e Bacon, dopo la rivelazione che i due stavano cospirando insieme contro le due giovani donne.
«Nella versione originale della scena, Matt entra nel suo bagno per fare una doccia e c’è Kevin – ha detto McNaughton – Dovevano guardarsi l’un l’altro dall’alto in basso e poi wham – provaci». La sequenza non fu mai girata proprio perché uno dei due si rifiutò di filmare la scena così come era originariamente rappresentata nella sceneggiatura, ma McNaughton non ha voluto specificare chi dei due fosse. I rappresentanti di Dillon e Bacon non hanno risposto alla richiesta di commento di Insider.
«Amo la sorpresa e amo le cose che non vedo arrivare – ha detto ancora McNaughton – Ma in quel momento è stato come: “Ne vinci un po’, ne perdi un po”». Dillon ha detto a Total Film nel 2005 di essere stato “sollevato” quando la scena è stata tagliata (che fosse dunque lui a essersi rifiutato?), mentre Bacon ha riferito alla medesima pubblicazione che il colpo di scena sarebbe stato “fantastico“, incolpando infine i finanziatori del film per averlo tolto perché credeva che “non l’avessero fatto“.
McNaughton ha fatto molte altre rivelazioni nell’intervista di Yahoo, incluso che la star della Marvel Robert Downey Jr. era inizialmente stata scritturata per interpretare il personaggio di Dillon. Il futuro interprete di Iron Man, a quanto pare, non fu preferito per i suoi problemi di abusi di sostanze e tossicodipendenza dell’epoca, che lo rendevano un forte rischio e un altrettanto dirimente fattore di responsabilità e possibile fonte di preoccupazione per la produzione dello studio, non in grado oltretutto di finalizzare un accordo con i suoi rappresentanti. «Come diceva la mia cara madre: “Tutto accade per una ragione”», ha detto infine McNaughton, dando l’idea di essere convito che alla fine sia comunque stato scelto l’attore giusto. Il titolo italiano con cui il film è noto, non poco pruriginoso e calcato in chiave sessuale rispetto all’originale, è Sex Crimes – Giochi pericolosi.
Nel film, molto attento a rappresentare tanto gli strati sociali più abbienti quanto il white trash delle periferie scalcagnate dei parcheggi di roulotte, dei motel e delle lotte con gli alligatori, Sam Lombardo (Matt Dillon), insegnante in una scuola superiore del sud della Florida e seduttore seriale, viene accusato di molestie sessuali da due ragazze: la ricca Kelly (Denise Richards) e la disadattata Suzie (Neve Campbell). Alla fine del processo l’uomo viene assolto, ricevendo un risarcimento milionario, ma non tutto è come sembra. Si ricorda anche il cameo di Bill Murray nei panni dell’avvocato Ken Bowden, mentre le scene di sesso piuttosto esplicite (inclusi triangoli e amori saffici tra studentesse) portarono a un inevitabile conseguente successo al botteghino. Ben tre i sequel, prodotti direttamente per il mercato home video.
Foto: MovieStills
Fonte: Insider
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