«Vergognati!»: Robert De Niro furioso in tribunale, l’attore si scaglia contro la sua ex assistente

L'80enne è accusato di vari abusi e molestie sul lavoro, compreso l'aver parlato al telefono con l'assistente mentre si trovava in bagno

«Vergognati!»: Robert De Niro furioso in tribunale, l’attore si scaglia contro la sua ex assistente

L'80enne è accusato di vari abusi e molestie sul lavoro, compreso l'aver parlato al telefono con l'assistente mentre si trovava in bagno

robert de niro

Robert De Niro è di nuovo un toro scatenato, ma questa volta non c’entra niente il personaggio di Jake LaMotta. L’attore, stando a quanto riportato dalle fonti estere, ha perso la calma durante la sua testimonianza di martedì 31 ottobre presso il tribunale di New York, dove lo stesso è imputato per reati che vanno dalle molestie sul luogo di lavoro alla discriminazione.

Ad accusarlo è Graham Chase Robinson, sua ex assistente esecutiva e vice-presidente dell’azienda service Canal. La donna sostiene che dal 2008 al 2019, decennio nel quale ha lavorato per l’attore due volte premio Oscar, lo stesso avrebbe tenuto comportamenti molto scorretti nei suoi confronti. Abusi, differenze basate sul genere, furto salariale e ritorsioni. Di contro, De Niro sostiene che la Robinson abbia usato in maniera illecita la carta di credito della compagnia per spese personali.

In aula, l’avvocato dell’ex assistente Andrew Macurdy ha chiesto all’attore se fosse vero che ogni tanto parlasse con la sua assistita al telefono mentre si trovava in bagno per minzionare. «Datemi tregua con queste cose senza senso – ha sbottato De Niro -. Ci avete fatto venire qui per questo?». È solo uno dei momenti più concitati che vengono riportati dalla cronaca dell’aula. Dopo aver negato qualsiasi abuso o molestia verbale, si è rivolto rabbiosamente alla sua ex dipendente per gridarle in faccia: «Vergognati, Chase Robinson!».

Una volta calmato, si apprende, avrebbe poi specificato che a volte sia capitato di rimproverarla sul lavoro, sì, ma che «non ero violento, ero scocciato». Nel corso del processo contro Robert De Niro, dal quale l’ex assistente spera di ricavare 12 milioni di dollari in danni emotivi e alla reputazione, è stata poi tirata in ballo una lettera di raccomandazione che l’attore non ha voluto firmare perché, a suo giudizio, avrebbe attestato cose non vere sul suo operato – come ad esempio che fosse eccellente a gestire la produzione dei suoi film; ma la compagnia Canal con cui lavorava assieme alla star è un service, non una casa di produzione.

La Robinson, al momento di andarsene, avrebbe preteso da lui non solo una lettera, ma anche una buonuscita, una conferenza stampa per annunciare il suo addio e il pagamento di non meglio specificate spese legali – che non avrebbe mai in realtà sostenuto. Per i suoi avvocati, non è più riuscita a tenere un lavoro a causa dei danni causati dallo stress della relazione lavorativa con De Niro.

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Foto: Pascal Le Segretain/Getty Images

Fonte: Deadline

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