Ricordate la versione parodia del Joker di Joaquin Phoenix? Il caso è emerso a settembre del 2022, quando il film diretto da Vera Drew è stato presentato nel corso del Toronto Film Festival di quell’anno. Poco prima della première, tramite una lettera DC e Warner Bros. hanno tentato di impedirne la proiezione.

Il motivo è ovviamente legato ai diritti di sfruttamento del personaggio. La protagonista di The People’s Joker, definito un “queer coming of age” ambientato nell’universo di Batman, punta infatti a partecipare ad uno show comico del quale fanno parti vari Joker e Harley Quinn, tutte proprietà creative appartenenti alla Warner Bros. Discovery. Nel finale erano inizialmente previste anche scene del Joker del 2019. La sinossi recita:

Con la commedia criminalizzata a Gotham City, lo show è l’unico spazio autorizzato dal governo per persone divertenti, ma solo per coloro che seguiranno la linea del partito. Disillusa da un’audizione fallita, Vera collabora con un fannullone simile a un uccello per fondare la propria compagnia di commedia alternativa, attirando non solo una sfilza di appassionati di fumetti, ma anche l’ira di un giustiziere mascherato fascista.

L’organizzazione del festival aveva deciso, in seguito alle polemiche e alle lettere ricevute, di consentire la première ma di togliere poi il film da ogni altra proiezione. Da quel momento è sparito dalla circolazione, ma sono arrivati ora interessanti aggiornamenti. Come riportato da The Hollywood Reporter, la distribuzione Altered Innocence è riuscita a portare The People’s Joker in alcuni cinema di New York.

Sarà in cartellone a partire dal prossimo 5 aprile e a quanto pare seguiranno altre date e sale. Si tratta di una piccola distribuzione per ora, ma è già significativa. La regista e attrice Vera Drew, nominata agli Emmy come montatrice di Who Is America? di Sacha Baron Cohen, ha sempre sostenuto che il suo film dovesse ricevere il via libera perché si tratta di una parodia e che quindi sia protetta dal Primo Emendamento sulla libertà di stampa e di parola.

La major coinvolta, a quanto pare, deve aver capito che la cineasta ha dalla sua qualche ragione, perché dopo quelle lettere inviate non sembra siano stati presi ulteriori provvedimenti. «Questo film è iniziato come un progetto amatoriale per artisti queer, io e i miei amici lo abbiamo fatto per processare cosa voglia dire fare coming out in quanto donna trans che lavora nel’industria del cinema e della tv» ha detto la diretta interessata.

The People’s Joker arriverà quindi nelle sale statunitensi e difficilmente in quelle italiane, ma dopotutto dicevamo lo stesso anche di Winnie the Pooh: Blood and Honey…

Foto: Altered Innocence

Fonte: THR