The Last of Us, alla fine è successo: il terzo episodio è stato bombardato di recensioni negative

La storia di Bill e Frank è rimasta vittima del cosiddetto review bombing (e c'era da aspettarselo)

The Last of Us, alla fine è successo: il terzo episodio è stato bombardato di recensioni negative

La storia di Bill e Frank è rimasta vittima del cosiddetto review bombing (e c'era da aspettarselo)

the last of us

«Lo temi, lo eviti, il review bombing arriva comunque». La celebre frase di Thanos in Avengers: Endgame torna utile per parlare del fenomeno del momento, ovvero la pioggia di recensioni negative che spesso prescindono dalla vera qualità dell’opera. Come capitato ora a The Last of Us.

La serie HBO è arrivata alla sua terza puntata, dove il protagonista è Bill. La loro storia è molto diversa rispetto al videogioco: qui l’amico di Joel non si limita ad essere solo un survivalista, ma viene raccontata la sua vita assieme a Frank e il tragico (ma romantico) epilogo.

Una storia d’amore omosessuale che a quanto pare è stata bersaglio di numerose critiche da parte di una certa parte di pubblico. Il terzo episodio ha infatti ricevuto il plauso della critica e di molti fan, ma sulla pagina IMDB sono iniziate ad arrivare pesantissime valutazioni: attualmente, il 51,8% dei giudizi (oltre 55.000 voti) gli assegna 10 stelle su 10, ma spicca anche un 28,4% di recensioni negative da una sola stella (pari a poco più di 30.000 voti).

Abbastanza per far pensare che sia in atto un review bombing, come di recente è successo anche alla serie sul Signore degli Anelli. Per ora l’episodio di The Last of Us mantiene comunque un’ottima media di 8,7, ma è in netta decrescita rispetto alle prime due puntate. Tra i motivi che possono aver spinto al bombardamento, probabilmente c’è la rappresentazione di una storia d’amore gay, ma qualche fan potrebbe anche essere rimasto scontento per il fatto che la serie si sia staccata così tanto dal videogioco.

A confermarlo, sono i commenti che si leggono nelle recensioni, che accusano la serie di portare avanti una presunta agenda o di avere “motivi alternativi” dietro all’episodio. Una critica molto diversa rispetto a quella (ben più ironica) fatta per esempio da Stephen King. Il Re del Terrore ha infatti ironizzato su un particolare geografico di The Last of Us, non proprio la stessa cosa che attaccarla per la messa in scena di una relazione omosessuale.

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Foto: HBO

Fonte: IMDB

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