«Stan Lee non aveva potere»: ecco le parole di George R.R. Martin che non piaceranno ai fan Marvel

Secondo l'autore del Trono di Spade, the Smilin non era alcun peso all'interno dell'MCU

«Stan Lee non aveva potere»: ecco le parole di George R.R. Martin che non piaceranno ai fan Marvel

Secondo l'autore del Trono di Spade, the Smilin non era alcun peso all'interno dell'MCU

stan lee george r.r martin

George R.R. Martin sta per dare inizio ad una nuova civil war: la novità non ha a che fare con un nuovo ciclo letterario sulle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ma sulle sue ultime parole che coinvolgono una leggenda assoluta come Stan Lee. Parole che potrebbero non piacere affatto ai fan Marvel.

Durante un’intervista a The Hollywood Reporter, l’autore de Il Trono di Spade – che di recente ha svelato qualcosa di più sull’attesissimo The Winds of Winter – non vede l’ora che l’universo narrativo da lui creato diventi sempre più vasto. Un’operazione iniziata dalla celebre serie e che sta per proseguire col primo spin-off prequel House of the Dragon. Martin ha azzardato poi un paragone: «L’MCU ha gli Avengers, ma anche cose molto diverse come WandaVision. Questo è quello che spero venga fatto con gli altri show su Game of Thrones, di modo da avere una varietà che metta in luce la storia di questo mondo. Non si può sempre fare una battaglia per il Trono di Spade».

Da qui, George R.R. Martin ha iniziato a parlare del ruolo dell’autore come creatore di franchise e quale sia il suo futuro nello stesso: «A volte cerco di capire chi sia in tutto questo scenario. Sono George Lucas? Gene Roddenberry [il creatore di Star Trek, ndr]? Sono Stan Lee? In che modo sono collegato a questa IP? Perché quelle sono tre storie che sono finite in modo diverso».

Lo scrittore ha poi sganciato la bomba quando gli è stato chiesto, tra i tre citati, chi vorrebbe essere: «Non lo so. Non Stan Lee alla fine. Non aveva potere, nessuna influenza. Non scriveva nessuna storia. Non poteva dire ‘Non fate questo personaggio’. Era solo una persona simpatica che portavano alle convention e che faceva i cameo». Ed ha concluso: «Essere messo da parte rispetto al mondo e ai personaggi che hai creato, sarebbe difficile».

Che cosa ne pensate? Stan Lee era davvero solo quello descritto da Martin nella sua intervista? Fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: ANGELA WEISS/AFP via Getty Images – Gabe Ginsberg/Getty Images

Fonte: THR

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