Oggi è iniziata ufficialmente la 75ª edizione del Festival di Cannes, uno dei più importanti festival di cinema d’Europa e mondiali (per dimensioni e prestigio il più grande in assoluto). Come ogni anno si è tenuta la cerimonia di apertura e poche ore fa, a sorpresa, si è collegato anche Volodymyr Zelensky. Il presidente dell’Ucraina con poche e semplici parole ha voluto ricordare ancora una volta l’importantissimo ruolo svolto dal cinema nei momenti più delicati della storia dell’uomo.
Il leader ucraino si è rivolto alla platea della kermesse utilizzando alcune delle più celebri citazioni cinematografiche, tra cui Il grande dittatore – ricordando anche il suo regista: «Il cinema non dovrebbe restare muto. L’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà» ha esordito Zelensky, aggiungendo inoltre altri riferimenti come «Mi piace l’odore del napalm al mattino» da Apocalypse Now.
«Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto» ha poi ribadito Zelensky, che è stato accolto con un’ovazione all’inizio del collegamento. Infine ha fatto riferimento anche ad uno dei film che saranno presentati a Cannes, Mariupolis 2 – che è costato la vita al regista lituano Mantas Kvedaravičius.
Il cineasta, che aveva già diretto Mariupolis nel 2016, è stato catturato e ucciso dall’esercito russo proprio nella città dove stava filmando lo scorso aprile. A riportare indietro il materiale da lui girato è stata la sua fidanzata, Hanna Bilobrova, che si trovava con lui durante le riprese del documentario.
Quest’ultimo – che è stato aggiunto al programma negli ultimi giorni – sarà proiettato durante la kermesse nei giorni del 19 e del 20 maggio e comprenderà alcune delle figure che Kvedaravičius aveva già conosciuto nel 2014 e nel 2015 (ai tempi dunque del suo primo lavoro nel paese).
Fonte: Ansa
Foto: Getty Images (Stephane Cardinale – Corbis)
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