In attesa che Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, il quarto attesissimo film della saga di Pirati dei Caraibi arrivi nelle sale italiane, il prossimo 18 maggio, siamo oggi in grado di portarvi virtualmente sul set delle riprese. Grazie alle impressioni di chi l’ha visitato, ha incontrato Johnny Depp e il produttore Jerry Brucheimer, ed è in grado di fornirci alcune anticipazioni di quello che vedremo nel film.
Steve Weintraub, giornalista di Collider.com, ha visitato per due giorni interi il set del film e ha in seguito pubblicato un videoblog nel quale racconta quello che vedremo al cinema: la struttura del film, le ambientazioni appositamente ricostruite e alcune scene d’azione, vere e proprie anticipazioni esclusive della pellicola.
Weintraub ci racconta che il film sarà ambientato in tre differenti location, alle quali grossomodo corrispondono le “parti” in cui la pellicola sarà suddivisa: a Londra, in mare aperto, e in una giungla (una curiosità: quella di Pirati dei Caraibi 4 è la prima produzione ad essersi addentrata in una giungla con telecamere 3D). In particolare la sezione centrale del film ricorderà molto il primo capitolo della saga.
Come era già stato anticipato, il film è ambientato nel 1750 e la scena iniziale è girata a Londra. Per le riprese è stato necessario ricreare in maniera dettagliata le strade londinesi del XVIII secolo, nelle quali è stata girata una lunga scena d’inseguimento. Il motivo per il quale sono stati utilizzati set ricostruiti, invece che location già esistenti, è che i primi offrono la possibilità di creare facilmente spazi di manovra (ad esempio semplicemente spostando un muro) per far spazio alle telecamere, così da consentire di riprendere la scena da ogni angolazione.
Relativamente ai “piccoli segreti”, Weintraub ci svela che nella cabina di Barbanera sulla nave è custodito uno scrigno del tesoro e la nave di Ponce de Leon appare bloccata nella giungla. Infine, circa le ambientazioni subacquee, descritte dai blogger come qualcosa di mai visto prima, sul set è presente una gigantesca vasca che, collocata in un “sotto-set” interno, appare come una location per le riprese sott’acqua.
Nel corso della sua visita, Weintraub ha anche avuto modo di incontrare il protagonista della pellicola Johnny Depp e il produttore del film Jerry Bruckheimer. A proposito del suo coinvolgimento nella stesura dello script, Johnny Depp ha dichiarato: «È come far parte di un gruppo di esperti. Si tratta più o meno di lanciare delle idee, se qualcuna è brillante, l’accettano e la seguono… e per fortuna che lo fanno. Sono stati molto disponibili a questo scambio di idee, perché mirano a fare qualcosa di diverso e portare un po’ di freschezza, che è l’opposto di dire “Bene, eccone un altro, l’ennesimo sequel”. Bisogna invece provare a fare cose diverse».
Più loquace il produttore Jerry Bruckheimer:
Weintraub: «Dopo i primi tre film stai ora realizzando il quarto: ti sei chiesto se ci fossero altre cose da raccontare meglio o in maniera diversa?»
Bruckheimer: «Quello che abbiamo fatto è stato muoverci in diverse direzioni. Durante le riprese del terzo e del secondo capitolo, gli sceneggiatori Terry Rossio e Ted Elliott se ne sono usciti con On Stranger Tides. Avevano trovato il libro e hanno detto che era un modo interessante per continuare. Abbiamo opzionato il libro e questo è il modo in cui tutto è cominciato. Non ci siamo voltati indietro dicendo che dovevamo semplicemente raccontare un nuovo capitolo, quel libro ci ha fornito un nuovo capitolo».
Weintraub: «In che modo Johnny Depp ha contribuito alla storia?»
Bruckheimer: «Noi abbiamo cominciato raccontando un primo schema della storia nel quale poi avremmo inserito il suo personaggio, e lui ha detto: “No, non sono sicuro di questo, perchè non facciamo così?”. Quindi ha tirato fuori il personaggio di Philip, che ora è nel film. È stata una sua idea quella di farne un mercenario, o meglio un missionario. Quindi ha tirato fuori queste idee interessanti che abbiamo poi utilizzato».
Weintraub: «In che modo questo si può considerare un nuovo inizio per il franchise? Avete un nuovo team, sarà l’inizio di una nuova trilogia?»
Bruckheimer: «Non sappiamo se ci sarà una nuova trilogia, ma abbiamo già discusso alcune idee per il quinto film e abbiamo il buon senso di quello che stiamo facendo. Quindi in questo momento è l’ultimo della saga, ma forse ce ne saranno altri».
Guarda il videoblog di Steve Weintraub
(Fonte: Collider.com)
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