Siamo abituati a vederlo nei panni di Tony Stark/Iron Man, ma quest’anno Robert Downey Jr. ha dimostrato di essere a suo agio anche al di fuori dell’universo supereroistico, regalandoci una performance degna di nota in Oppenheimer di Christopher Nolan.
Per l’attore, che interpreta il presidente dell’AEC Lewis Strauss, si trattava della prima collaborazione con il regista britannico: non sorprende quindi che la collega Emily Blunt abbia voluto metterlo in guardia su alcuni tratti di Nolan e sulle sue particolarità tipicamente “inglesi” sul set.
Ad esempio, secondo l’attrice, Nolan non riserva troppi complimenti ai suoi attori, nemmeno quando una scena è particolarmente riuscita, preferendo mantenere un contegno riservato. Ed essendo Robert Downey Jr. un attore molto carismatico, Blunt ha ben pensato di avvisarlo in anticipo: «Lo adorerai, ma ci saranno tantissime pressioni su di te, sarà il set più meraviglioso, ma anche più preciso e più controllato della tua vita. I complimenti che riceverai saranno molto inglesi. Nessuno tesserà le tue lodi… e dovrai semplicemente accettarlo».
Nonostante l’aura di freddezza e autorità, l’interprete di Kitty Oppenheimer ha anche precisato che Nolan non è affatto come sembra: «È straordinario. È praticamente una tempesta di talento racchiusa in una persona totalmente calma e autorevole. Ma è anche divertente, gentile e disponibile, tutte cose che non si direbbero da fuori. Non è come sembra, penso che le persone siano un po’ intimidite da lui».
Da parte sua, Robert Downey Jr. ha ammesso poi di concordare con la collega: «È come se ci fossero due Nolan. C’è Nolan prima di aver lavorato con lui, una sorta di mago di Oz distante e guardato con molto rispetto per la sua maestria. E poi c’è Nolan quando ti avvicini a lui e inizi a entrare all’interno del suo metodo di lavoro. È difficile spiegarlo, ma è un uomo davvero, davvero singolare».
L’ex Iron Man ha poi raccontato di aver accettato la parte in Oppenheimer proprio per mettersi alla prova con qualcosa di nuovo che potesse “cambiare la traiettoria della sua carriera”. Il regista gli ha chiesto infatti di adottare una recitazione “elusiva e schematica”, l’esatto contrario dello spavaldo e carismatico supereroe che ha interpretato nel Marvel Cinematic Universe.
Fonte: Cinemablend
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