È un evento che affonda le radici in un antico rituale di purificazione: gli spiriti maligni venivano trasferiti all’interno di oggetti inanimati con fattezze umane e abbandonati lungo il corso di un fiume, affinché l’acqua lavasse le impurità. Oggi le bambole non vengono più abbandonate (anche perché si tratta di oggetti di artigianato piuttosto preziosi!), ma si tramandano di madre in figlia e si espongono in casa su una sorta di altarino. La ricorrenza è nota anche come “Festa delle bambine” e non si allontanano più gli spiriti: ci si limita a festeggiare l’arrivo della primavera, augurando buona fortuna, buona salute e un buon matrimonio alle figlie femmine.
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