«Non era mica il Sesto Senso», James Cameron si difende dalla più famosa critica a Terminator 2

Il regista all'epoca era stato attaccato per un dettaglio contenuto nel trailer del sequel con Arnold Schwarzenegger

«Non era mica il Sesto Senso», James Cameron si difende dalla più famosa critica a Terminator 2

Il regista all'epoca era stato attaccato per un dettaglio contenuto nel trailer del sequel con Arnold Schwarzenegger

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James Cameron oggi si gode il trionfo: Avatar – La Via dell’Acqua sta raccogliendo risultati incredibili e il regista occupa 3 posizioni dell  Top 5 dei film con il maggior incasso della storia del cinema. Tuttavia, nella sua lunga e ricca carriera sono disseminate alcune critiche dalle quali non sembra riuscire a staccarsi.

La prima riguarda ovviamente quella relativa al finale di Titanic e la questione di Jack/Leonardo DiCapio: poteva salvarsi? Non poteva? Cameron ha risposto una volta per tutte alla domanda conducendo nuovi test ed è arrivato ad ammettere che sì, la porta doveva essere più piccola.

Un’altra critica ci riporta ancora più indietro, al 1991 e ai mesi che hanno preceduto l’uscita di Terminator 2. Il sequel del cult con Arnold Schwarzenegger all’epoca aveva scatenato polemiche a partire già dal trailer, nel quale veniva apertamente svelato che in questo secondo capitolo il T-800 sarebbe stato buono.

Molti lo hanno considerato uno spoiler e la questione è stata ora sottoposta di nuovo a James Cameron durante un Q&A di Empire con alcuni celebri colleghi. Patrick McKay (Jungle Cruise, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere) gli ha chiesto delucidazioni su quella particolare campagna marketing. La risposta di Cameron:

Ho gestito io il marketing, inclusa la scelta di mostrare Arnold come uno dei buoni. Non era un twist alla Il Sesto Senso, che viene svelato nella parte finale del film. Viene rivelato che è un protettore alla fine del primo atto. E penso sempre per vendere un film devi farti guidare dall’elemento più forte della storia. Credevo che il potenziale pubblico sarebbe stato più interessato nel capire come la più cazzu*a macchina assassina fosse diventata un eroe, piuttosto di farli pensare che sarebbe stato un altro festival dell’omicidio sulla falsariga del primo film. I sequel devono mettere in equilibrio gli elementi più amati del primo film, ma anche promettere di mettere un po’ le cose sottosopra. La nostra campagna per Terminator 2 aveva quella premessa ed ha funzionato.

Curiosamente, quello del secondo capitolo non è stato l’unico caso in cui un trailer del franchise di Terminator ha “spoilerato” importanti elementi di trama. Nel 2009 le prime immagini di Terminator Salvation hanno svelato subito che il personaggio di Sam Worthington fosse in realtà una macchina Skynet. Quando Genisys è arrivato nelle sale, invece, il pubblico già sapeva che John Connor era stato trasformato in un cyborg, il T-3000.

Cosa ne pensate? Quel trailer (se eravate già abbastanza grandi da ricordarvelo) aveva davvero rovinato una parte di Terminator 2? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: Getty Images – MovieStills

Fonte: Empire

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