«Non abbiamo fatto Barbie per vendere giocattoli»: la Mattel risponde ad una delle critiche sul film

Secondo il CEO dell'azienda, il film di Greta Gerwig non ha nessun intento commerciale

«Non abbiamo fatto Barbie per vendere giocattoli»: la Mattel risponde ad una delle critiche sul film

Secondo il CEO dell'azienda, il film di Greta Gerwig non ha nessun intento commerciale

barbie mattel

È da quando è stato annunciato il film di Barbie diretto da Greta Gerwig che sullo stesso aleggia un sospetto: che sotto sotto si possa trattare di una grossa trovata pubblicitaria della Mattel, l’azienda produttrice dell’iconica bambola. Anche dopo l’uscita del film, e il suo straordinario successo, la critica è rimasta e ora è stata affrontata dal CEO stesso della compagnia.

Durante un’intervista con Semafor, Ynon Kreiz ha infatti contestato l’etichetta di brandend content, ovvero di un prodotto creativo prettamente commerciale che viene raccontato attraverso un altro mezzo, come ad esempio il cinema o la televisione: «Non abbiamo fatto questo film per vendere più giocattoli» ha dichiarato.

Poi è entrato nel merito e chiarito il suo punto di vista: «Lo abbiamo fatto per creare un contenuto di qualità che le persone potessero voler guardare. Se lo guardano e si connettono con esso, allora succederanno buone cose». Per il CEO, insomma, l’eventuale aumento dei ricavi per la vendita dei prodotti Mattel è consequenziale al successo del film – innegabile, considerando che ha superato ampiamente il miliardo di euro di incassi in tutto il mondo.

Kreiz ha poi aggiunto: «Collaboriamo con le persone migliori là fuori e gestiscono loro le cose. Un conto è dire una cosa del tipo “faremo il prossimo film sulle Hot Wheels”, un altro invece dire “J.J. Abrams dirigerà il prossimo film sulle Hot Wheels». La differenza, quindi, starebbe nella natura prettamente più artistica del prodotto, in questo caso affidato nelle mani di Greta Gerwig e Noah Baumbach.

Il CEO della Mattel ha anche parlato di come ha preso la personalissima presa in giro del film Barbie, dove Will Ferrell interpreta proprio il leader del gruppo e non ne restituisce un’immagine esattamente… furba o intelligente: «Bisogna abbracciare l’autoironia. Non si trattava solo di colpire Mattel, faceva parte di una grande narrazione e interpretazione dell’universo di Barbie» ha dichiarato.

Cosa ne pensate? Le parole di Ynon Kreiz bastano a convincere gli scettici di Barbie, convinti che dietro al film ci sia solo una grossa operazione commerciale e di rilancio del brand? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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Foto: Warner Bros.

Fonte: Semafor

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