Natalie Portman contro lo “sguardo femminile”: «Nella scelta di un regista non c’entra nulla il genere»

L'attrice rigetta l'idea che le registe abbiano una "prospettiva tipicamente femminile"

Natalie Portman contro lo “sguardo femminile”: «Nella scelta di un regista non c’entra nulla il genere»

L'attrice rigetta l'idea che le registe abbiano una "prospettiva tipicamente femminile"

Natalie Portman

Natalie Portman è una femminista e attivista per i diritti delle donne, che nel corso degli anni ha sostenuto vari movimenti come Me Too, Time’s Up e Women’s March. Tuttavia, l’attrice non crede nell’esistenza del cosiddetto “female gaze”, come ha rivelato in un’intervista per Vanity Fair France.

Nella sua dichiarazione, si è schierata contro la nozione di uno “sguardo tipicamente femminile”che nel cinema, ma anche nell’arte in generale, starebbe a indicare la prospettiva unica che una donna può apportare a una storia, ritenuta fondamentalmente diversa da quella di un uomo sulla base del genere e delle esperienze vissute. Secondo Natalie Portman, questa teoria non terrebbe conto dell’individualità delle donne.

«Dire che una regista ha uno sguardo particolare è riduttivo nei confronti dell’individualità delle donne e dei loro molteplici punti di vista – ha dichiarato -. Le registe dovrebbero avere le stesse opportunità delle loro controparti maschili. Ma l’esperienza di lavorare con un regista ha a che fare solo con la persona, e non c’entra nulla con il suo genere».

Il discorso era riferito soprattutto al suo prossimo progetto: May December, diretto da Todd Haynes. Nel film, di cui è anche co-produttrice, Portman interpreta Elizabeth Berry, una famosa attrice che si sta preparando per un ruolo e si reca nel Maine per incontrare e conoscere da vicino Gracie (Julianne Moore), la donna che dovrà interpretare. Nel corso della visita, Elizabeth sviluppa una relazione complessa con la stessa Gracie e con suo marito Joe. Il personaggio di Julianne Moore è liberamente ispirato al caso realmente accaduto di Mary Kay Letourneau, condannata per stupro su uno studente di 12 anni, da cui ha avuto anche due figli.

Una vicenda controversa che Todd Haynes, secondo Natalie Portman, ha saputo approcciare con lo sguardo giusto: «Todd ha una comprensione profonda della natura umana. I suoi personaggi femminili sono complessi e sfaccettati».

Fonte: Variety

Photo by Marc Piasecki/WireImage

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