Morbius: come trasformarsi nel vampiro maledetto aspettando di scoprire di più sull’aspetto del tormentato personaggio Marvel nel film diretto da Daniel Espinosa, ecco i dettagli a cui prestare attenzione

Morbius: come trasformarsi nel vampiro maledetto aspettando di scoprire di più sull’aspetto del tormentato personaggio Marvel nel film diretto da Daniel Espinosa, ecco i dettagli a cui prestare attenzione

Grande attesa dopo i continui rinvii da parte di Sony per la pellicola dedicata a Morbius, vampiro antieroe di casa Marvel e storica nemesi del nostro amichevole Spiderman di quartiere, con protagonista il versatile Jared Leto. Dopo Venom tocca a questo nuovo e tormentatissimo villain portare sul grande schermo uno dei più oscuri personaggi nati dall’immaginario di Stan Lee e realizzato da Roy Thomas che, sebbene ispirato alla figura del vampiro per antonomasia, guadagna nel corso degli anni una sua tridimensionalità, che non lo relega a villain monolitico, ma anzi talvolta lo fa diventare spalla se non addirittura membro di un team supereroistico.

Sia come sia, la figura gotica e maledetta del dottore, vittima dell’ennesimo esperimento non andato a buon fine, genesi comune a tanti nemici (ed eroi) e della sua ricerca di umanità, hanno tratteggiato un personaggio complesso dal punto di vista psicologico ma di notevole appeal anche nella sua fisicità e sembianza. E dato che ancora le immagini relative alla trasposizione cinematografica latitano, lasciando tuttavia intravedere un make up molto complesso e con aggiunte in cg di grande effetto, vediamo insieme la sua evoluzione costumistica dagli esordi fino ai giorni nostri.

I colori dominanti nella mise di Morbius sono il rosso e il nero, e non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un vampiro. Ma la mise alla Dracula viene nel suo caso declinata un po’ diversamente: stivaletti scuri e una sorta di tuta in pelle nera molto aderente che termina con uno scollo a V, più o meno ampio a seconda della versione, e un largo bavero foderato di un rosso sangue, in tinta con la fusciacca che porta in vita. La scollatura sul petto lascia intravedere un fisico muscoloso e definito con una pelle biancastra. Tratto caratteristico della tuta è di avere maniche a tre quarti, lunghe fino al gomito da cui partono una sorta di ali/mantello da pipistrello, anch’esse tinta cremisi. Per quanto riguarda il volto avete due opzioni: una maschera (se ne trovano in vendita già con denti affilati, occhi iniettati di sangue, orecchie appuntite e lunghi capelli corvini) che a mio avviso però dà un aspetto un po’ carnevalesco; oppure lavorando di make up e applicazioni prostetiche.

In questo caso il lavoro sarà molto più complesso, tra calco dentale e protesi cineree, ma di sicuro effetto; le lenti sclera vi aiuteranno inoltre a ottenere una copertura perfetta dell’occhio e, se non avete la chioma di Leto e il suo pizzetto, non dimenticate una parrucca nera liscia di media lunghezza di quelle resistenti al calore, per ottenere ad ogni utilizzo un liscio perfetto!

 

© Columbia Pictures – Marvel Entertainment

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