Mare Fuori 4, le nostre impressioni sui primi due episodi. Ecco chi ha sparato nel finale della terza stagione

Per i protagonisti dell'amata serie generazionale di culto è arrivato il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere

Mare Fuori 4, le nostre impressioni sui primi due episodi. Ecco chi ha sparato nel finale della terza stagione

Per i protagonisti dell'amata serie generazionale di culto è arrivato il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere

Mare Fuori 4

ATTENZIONE IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUI DUE EPISODI DELLA QUARTA STAGIONE DI MARE FUORI

I primi due episodi della nuova stagione di Mare fuori, la serie dei record co-prodotta da Rai e Picomedia che tornerà a febbraio su RaiPlay e Rai 1 con le nuove attesissime puntate, sono stati presentati ieri, 28 ottobre, nel programma della ventunesima edizione di Alice nella città e della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Il red carpet con i protagonisti della serie ha preso il via alle ore 17.45 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e il pubblico ha potuto seguirlo anche dalla Cavea superiore, a disposizione degli spettatori con i suoi tremila posti a sedere. 

Alle ore 20.45, il cast è arrivato invece sul red carpet di Alice nella città all’Auditorium Conciliazione: per l’occasione la strada è stata chiusa al traffico, come è stato nelle precedenti edizioni per Angelina Jolie, Johnny Depp e Russell Crowe, per consentire ai tanti fan in attesa di poter vedere da vicino i loro beniamini.

Nella quarta stagione di Mare fuori i protagonisti, come già ampiamente anticipato, si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare.

A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio. Bisogna decidere in che modo e verso dove orientare la propria vita, il proprio viaggio.

Chi non lo fa permette ad altri di farlo per lui. La libertà non è solo fuori dal carcere, è anche una conquista interiore dettata dal coraggio di scegliere. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi a una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare e trovare la voce per dirlo.

Nei primi due episodi della quarta stagione di Mare fuori, prodotto da Roberto Sessa da un’idea originale di Cristiana Farina e scritta con Maurizio Careddu, per la regia nuovamente di Ivan Silvestrini, ripartiamo esattamente da dove si era conclusa la terza stagione: Carmine e Rosa, interpretati rispettivamente da Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito, s’incontrano in una piscina, ma l’arrivo di Don Salvatore, interpretato da Raiz (pseudonimo di Gennaro Della Volpe), che li raggiunge e li scopre, mette la figlia di fronte a una scelta: l’uomo le chiede di sparare a lui o a Carmine

Rosa vorrebbe sparare a se stessa e Carmine le intima di non farlo, ma in una colluttazione a tre parte un colpo. Entrambi i ragazzi sono incolumi, mentre Don Salvatore, seppur ferito, sopravvive. Carmine intende dire che è stato un incidente e che il colpo è partito per sbaglio, mentre Rosa, divorata dai sensi di colpa nei confronti del suo essere inadeguata rispetto alla figura paterna, intende dire la verità, ovvero che è stata lei a sparare al padre e che se Carmine non si fosse messo in mezzo il colpo fatto partire non l’avrebbe colpito di striscio e, probabilmente, l’avrebbe ucciso.

Rosa sembra non vedere, incredibilmente, la manipolazione compiuta ai suoi danni dal padre, che le ha messo in mano la pistola, e sembra così allontanarsi da Carmine, che tenta di starle vicino il più possibile, spiegandole che lei non ha in realtà nessuna colpa e inondandola di frasi romantiche che riescono a tenere apparentemente saldo il legame. Carmine la spinge anche ad andare a parlare col padre nel momento in cui si risveglierà ed è proprio in questa circostanza che Don Salvatore consegna alla figlia un biglietto con delle istruzioni molto importanti, che vuole assolutamente che non vengano rivelate a nessuno, nemmeno a Carmine. L’amore di Rosa e Carmine, insomma, si prospetta tormentato e travagliato come sempre. 

Edoardo, al quale avevano sparato alla fine della terza stagione, è rimasto esattamente lo stesso personaggio che avevamo imparato a conoscere, nonostante ciò che gli è capitato e il trapianto di sangue che gli ha salvato la vita. Il triangolo con la moglie Carmela e la ragazza Teresa rimane comunque vivo, ma lui sa ormai che è stato Don Salvatore a tradirlo e a organizzare questa specie di agguato ai suoi danni. I due avranno anche un confronto in cui Don Salvatore dirà di non aver avuto scelta e di averlo fatto per la famiglia, anche se nell’ultima scena della seconda puntata c’è un gigantesco plot twist che arriverà puntualmente a infiammare la narrazione e a gettare Edoardo in un forte baratro di angoscia e disperazione. 

Riguardo Cardiotrap, nella nuova stagione per il momento non si registrano particolari evoluzioni sulla sua figura e caratterizzazione, mentre particolarmente significativo è l’innesto di un nuovo personaggio femminile, detenuta per aver ucciso qualcuno spaccandogli letteralmente la testa, fortemente attratta dal legame di Cardiotrap con la musica e il pianoforte anche se per il momento non sviluppata a livello di linee di dialogo. A Giulia è stato invece proposto di fare un intero album con le sue canzoni, ma l’incontro con un produttore discografico a Milano non è andato come sperato…

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