Mare Fuori 4 ha finalmente debuttato nella cornice della Festa del Cinema di Roma e Alice nella Città. I primi due episodi della quarta stagione sono stati finalmente presentati al pubblico, accorso numeroso per incontrare i più amati volti della serie cult che si prepara a tornare sul piccolo schermo il prossimo febbraio.
La proiezione in anteprima dei nuovi episodi è stata l’occasione giusta per fare qualche domanda al alcune delle giovani star che si sono alternate sul red carpet del Festival, che ha visto la numerosa ed entusiasta partecipazione di schiere di fan in attesa di incrociare lo sguardo dei loro idoli.
Abbiamo quindi chiesto a Antonio D’Aquino (Milos), Giovanna Sannino (Carmela), Giuseppe Pirozzi (Micciarella), Lucrezia Guidone (Sofia Durante), Carmine Recano (Il Comandante) e Domenico Cuomo (Cardiotrap) di regalarci una breve descrizione dei loro personaggi che ritroveremo presto nei nuovi episodi.
Potete vedere le loro risposte nel video qui sotto:
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Vi ricordiamo intanto che Mare Fuori 4 sarà disponibile in streaming su RaiPlay ad inizio febbraio 2024. Gli episodi saranno distribuiti in due tranche distinte di sei episodi che saranno intermezzate dal Festival di Sanremo.
La trama di Mare Fuori 4
Nella quarta stagione, i protagonisti di Mare Fuori si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita.
È il momento di crescere, e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio. Bisogna decidere in che modo e verso orientare la propria vita, il proprio viaggio. Chi non lo fa permette ad altri di farlo per lui. La libertà non è solo fuori dal carcere, è anche una conquista interiore dettata dal coraggio di scegliere. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi a una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare e trovare la voce per dirlo.
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Foto: Vittorio Zunino Celotto / Getty Images
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