Love Actually, il regista si pente del “body shaming” nel film: «Quelle battute non fanno più ridere nessuno»

«Mia figlia mi ha detto: "Non puoi usare più la parola "grasso". Beh, aveva ragione.»

Love Actually, il regista si pente del “body shaming” nel film: «Quelle battute non fanno più ridere nessuno»

«Mia figlia mi ha detto: "Non puoi usare più la parola "grasso". Beh, aveva ragione.»

Love Actually

Venti anni dopo l’uscita al cinema, Richard Curtis, regista e sceneggiatore di Love Actually – L’amore davvero, ha rivelato di essersi pentito di alcune battute inserite nel film, che oggi forse chiameremmo con il termine “body shaming”.

Ospite del Cheltenham Literature Festival, Curtis ha ammesso di trovare alcune scelte di umorismo della commedia ormai datate. In particolare, il personaggio di Natalie (Martine McCutcheon) riceve più volte commenti sul suo fisico: il padre la definisce “grassottella”, il collega le fa notare che ha le cosce grosse e il suo interesse romantico, interpretato da Hugh Grant, commenta ironicamente il suo peso in un momento in cui lei gli salta addosso per abbracciarlo.

«Cinque anni fa, mia figlia Scarlett mi ha detto: “Non puoi usare più la parola “grasso”. Ricordo ancora lo shock – ha dichiarato il regista -. E, beh, aveva ragione. Ero rimasto indietro: quelle battute non fanno più ridere nessuno. Al tempo non avevo cattive intenzioni, ma sono stato indelicato e non ho ragionato come avrei dovuto».

Oltre a Love Actually, anche altre commedie di Richard Curtis hanno ricevuto delle critiche simili: ad esempio si è osservato che Il diario di Bridget Jones e Notting Hill hanno un cast composto quasi esclusivamente da attori bianchi. «Provengo da una scuola e da un’università che non erano multiculturali – ha ammesso il regista anni fa -. Penso di aver semplicemente ignorato questo problema perché credevo di non poter scrivere autenticamente quei ruoli. Ma oggi so che sono stato stupido e che mi sbagliavo».

«Ci sono cose che cambierei – ha concluso il regista di Love Actuallyma, grazie al cielo, la società sta mutando, perciò prima o poi il mio film o alcuni aspetti di esso finiranno per essere datati».

Fonte: Today

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