La seconda stagione di Loki ha aggiunto un nuovo livello di complessità alle dinamiche del viaggio nel tempo del Marvel Cinematic Universe.
Come ricorderete, il viaggio nel tempo fu introdotto per la prima volta nel MCU durante gli eventi di Avengers: Endgame. Nel kolossal veniva stabilito che un’eventuale interazione con il passato non porta ad un’alterazione nel presente. Ciò detto, sappiamo che qualsiasi viaggio nel passato fa sì che la linea temporale si ramifichi portando alla creazione di realtà leggermente diverse, a meno che le modifiche non vengano annullate. Questo spiega perché gli Avengers siano stati in grado di appropriarsi delle Gemme dell’Infinito nel passato per poi restituirle una volta che portato a termine il loro piano nel presente.
Nei nuovi episodi di Loki viene tuttavia svelato che le regole del viaggio nel tempo viste in Avengers: Endgame sono applicabili solo agli eventi svoltisi all’interno della Sacra Linea Temporale. Poiché infatti la sede della Time Variance Authority si trova al di fuori del tempo, ne consegue che il viaggio nel tempo risponde a delle meccaniche differenti.
Dopo essere stato rimandato alla TVA dopo aver visitato la Cittadella alla Fine del Tempo, Loki sperimenta quello che Ouroboros detto O.B., il nuovo personaggio interpretato da Ke Huy Quan, chiama “slittamento temporale”; un fenomeno che porta Loki avanti e indietro tra passato, presente e futuro. A quanto pare, si tratta di una rara anomalia che affligge gli individui che hanno avuto interazioni atipiche con il tempo. La presenza di Loki al quartier generale del TVA è spostata dal loro flusso temporale, cosa che provoca un suo continuo entrare e uscire dall’esistenza, paragonabile ad una luce tremolante o al glitch di un software. Ouroboros suggerisce quindi che lo slittamento temporale di Loki sia già avvenuto in passato, ma che questo non si sia mai verificato alla TVA.
A differenza dei viaggi nel tempo effettuati dagli Avengers, lo slittamento temporale di Loki sembra però influenzare altri punti nel tempo, ad esempio, le informazioni che Loki dà a Ouroboros durante la seconda stagione. Il primo episodio viene registrato nella memoria di O.B. nel presente nonostante il fatto che Loki stia parlando con lui nel passato. Così, invece di creare una linea temporale divergente o causare un reset totale, lo slittamento del tempo di Loki riscrive la storia del TVA in quello che uno spettatore esterno chiamerebbe “tempo reale”. È vero che il tempo non è mai contato più di tanto alla TVA prima della seconda stagione della serie, tuttavia lo slittamento temporale di Loki sembra stia progressivamente introducendo nell’organizzazione un maggiore senso di causalità.
La prima stagione della serie suggerisce che ad un certo punto, nel passato della TVA, Colui che Rimane abbia rapito decine di varianti per trasformarli in agenti dell’organizzazione, fornendo loro una tecnologia altamente avanzata. Il TVA ha sfruttato il potere dei viaggi nel tempo con i TemPads – i dispositivi portatili che consentono agli agenti di accedere a qualsiasi punto della Sacra Linea Temporale. I TemPad sembrano funzionare in modo simile ai braccialetti GPS spaziotemporali visti in Endgame, dal momento che entrambi i dispositivi permettono di indicare l’atterraggio in uno specifico momento nel tempo. Ad ogni modo, i TemPad aprono i propri portali chiamati “porte temporali”, mentre i dispositivi degli Avengers necessitano di un tunnel quantico per adempiere alla propria funzione.
La TVA ha accesso ad altri luoghi al di fuori del tempo e dello spazio, come dimostrano le varianti spedite nel Vuoto, la dimensione alla fine del Tempo dove viene mandato tutto ciò che viene falciato dalla TVA. Tuttavia, bypassare Alioth permette anche a Loki e Sylvie di entrare nella Cittadella alla Fine del Tempo che si affaccia sulla Sacra Linea Temporale stessa. La TVA, il Vuoto e la Cittadella alla Fine del Tempo esistono al di fuori del tempo e dello spazio, il che significa che non esistono da nessuna parte all’interno della cronologia della MCU. Tuttavia, nonostante la loro disconnessione da una linea temporale specifica, questi luoghi sembrano avere un loro passato, presente e futuro, motivo per cui Loki può slittare nel tempo all’interno del quartier generale della TVA.
Al di fuori del tempo, la TVA può modellare la Sacra Linea Temporale a suo piacimento con l’aiuto del Telaio Temporale – una dispositivo che semplifica il flusso del tempo per creare una singola continuità. Gli agenti della TVA possono passare centinaia o addirittura migliaia di anni a protezione della Sacra Linea Temporale e potare qualsiasi ramificazione che possa metterla a rischio. Ma ora che la Sacra Linea Temporale del MCU è andata fuori controllo e molteplici rami l’hanno trasformata in un multiverso a spirale, c’è poco che il TVA possa fare per sistemarla. Lo slittamento temporale di Loki visto nella seconda stagione dimostra quindi che nemmeno il quartier generale della TVA è esente da cambiamenti nel flusso del tempo.
Vi ricordiamo che la seconda stagione di Loki è attualmente disponibile su Disney+.
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Fonte: ScreenRant
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