Adesso ci siamo davvero: lo sciopero degli sceneggiatori indetto ad aprile dal sindacato WGA è ufficialmente terminato! Ci sono voluti 148 giorni, ma alla fine le penne e i produttori di Hollywood hanno trovato un accordo sui tanti punti che li dividevano. Dopo l’annuncio dei giorni scorsi, ieri lo stop alla protesta è stato votato all’unanimità dai membri della sigla sindacale e scatterà alla mezzanotte di oggi, mercoledì 27 settembre, orario del Pacifico. Tra il 2 e il 9 ottobre ci sarà poi il voto definitivo sul testo.
Potranno così ripartire diverse produzioni costrette a fermarsi già nelle prime fasi di produzione. Nei mesi scorsi vi abbiamo tenuti aggiornati sui casi più altisonanti, come ad esempio la quinta stagione di Stranger Things o la seconda di The Last of Us. Entrambe ora possono ripartire dalla pre-produzione e gli sceneggiatori tornare al lavoro sui testi. Così sarà anche per Yellowjackets 3, The Handmaid’s Tale 6, la seconda stagione di One Piece, lo spin-off di The Batman con Colin Farrell nei panni del Pinguino, il sequel stesso del film con Robert Pattinson e molto altro.
Possono riprendere i lavori anche nel Marvel Cinematic Universe: serie come Daredevil: Born Again e Ironheart sono state messe in pausa all’inizio dello sciopero degli sceneggiatori e così diversi progetti destinati a finire sul grande schermo, come il sequel di Spider-Man: No Way Home. Molti film o serie sono stati semplicemente spostati per tamponare la possibile emorragia di prodotti del prossimo futuro: Captain America: Brave New World è slittato di qualche mese, i due film corali sugli Avengers di un anno e così è stato per i prossimi tre film della saga di Avatar e i nuovi capitoli di Star Wars.
Per alcuni di questi film e serie, tuttavia, non ci può essere ancora un via libera definitivo: risolto lo sciopero degli sceneggiatori, tocca infatti ora al sindacato SAG-AFTRA degli attori tornare al tavolo con la AMPTP e trovare un accordo. C’è ottimismo, considerando che molti dei punti contestati erano in comune. La WGA contestualmente ha riassunto quali sono i termini di un accordo di 94 pagine definito “eccezionale”. Oltre a rivedere i guadagni e le percentuali sui ricavi, molti punti riguardano la tutela degli sceneggiatori nei confronti delle intelligenze artificiali. Viene riportato che:
- Le AI non potranno scrivere o riscrivere materiale letterario e nessun testo generato da AI potrà sostituire i crediti di uno sceneggiatore
- Uno sceneggiatore potrà scegliere di usare le AI, previo consenso della compagnia e secondo alcune linee guida, ma la stessa non potrà obbligarlo a usare software come chatGPT
- Le compagnie devono far sapere agli sceneggiatori se i materiali procurati sono stati generati o incorporati da AI
- La WGA si riserva il diritto di affermare che lo sfruttamento del materiale degli scrittori per addestrare l’intelligenza artificiale è proibito dall’MBA (Minimum Basic Agreement) o da altre leggi.
Ora la palla passa agli attori, per risolvere la crisi di Hollywood e far ripartire cinema, streaming e televisione dopo un’estate di fuoco.
Fonte: WGA
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