Anche Ridley Scott scende in campo per dire la sua sui cinecomic. La faida innescata da Martin Scorsese ormai quattro anni fa continua a far discutere e ad ogni grande regista lontano da quel mondo, prima o poi, viene chiesto un parere sullo stato dell’arte e su come i film di supereroi abbiano cambiato lo scenario dell’industria. Il punto di vista del cineasta, tra pochi giorni nelle sale con il suo nuovo Napoleon, è però un po’ diverso dal solito.
Durante un’intervista con Deadline, a Ridley Scott è stata fatta una domanda che per la verità ha solo toccato marginalmente l’argomento: gli è stato chiesto qualcosa a proposito delle critiche per gli errori storici contenuti nel film con protagonista Joaquin Phoenix, sottolineando che «hai avuto la buona grazia di non vestire Napoleon in spandex e dargli il potere di volare, che forse è ciò che la gente vuole in questa epoca digital».
Secondo lui, la frustrazione delle giovani generazioni va di pari passo con la confusione politica del momento e con quanto la tecnologia sia diventata pervasiva nella vita quotidiana di tutti: «È tutto intrattenimento interiorizzato – ha detto, riferendosi al fatto che si preferisce giocare sul telefono piuttosto che scalare un albero o fare altre attività all’aperto, per poi aggiungere -. I super eroi sono idolatrati, ma sono solo estensioni delle strisce a fumetti. È difficile scrivere una storia a fumetti e trasportarla in un film». Ridley Scott però ne ha salvati due: «Non sono un fan dei super eroi, anche mi piacevano i fumetti. Penso ci siano un paio di ottimi Batman e che il film di Superman di Dick Donner ne catturi bene la tradizione. Ma penso che, ironicamente, siano diventati via via sempre meno reali. Ora è solo una scusa per gli attori per fare un sacco di soldi».
Inevitabile, a questo punto, chiedergli se gli sia mai stato offerto di dirigerne uno e se sia stato tentato di farlo: «Me l’hanno proposto, ma ho detto di no, non fa per me». Allo stesso tempo, però, il regista è convinto di aver già fatto qualcosa di simile: «Ho fatto due o tre film con super eroi. Penso che Sigourney Weaver lo sia in Aliens. Che Russell Crowe sia un super eroe ne Il Gladiatore. E che Harrison Ford fosse un super anti-eroe in Blade Runner. La differenza è che le mie fottu*e storie sono migliori».
Cosa ne dite? Ha ragione a considerare quei tre film della sua ricchissima carriera come dei film sui super eroe? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: Christian Alminana/Getty Images for Cannes Lions
Fonte: Deadline
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