Il finale di John Wick 4 sembra definitivo: sulle scale che portano al Sacré-Cœur, a Parigi, il protagonista interpretato da Keanu Reeves ha esalato il suo ultimo respiro, dopo aver invocato il nome di Helen, l’amata moglie defunta. Ma è davvero così?
Non esattamente. Dopo che il franchise ha raggiunto il miliardo di dollari di incassi, Lionsgate ha infatti confermato un nuovo capitolo, anche se non è ancora chiaro se Keanu Reeves tornerà nella parte. Lui, di sicuro, non sembra particolarmente entusiasta all’idea, a giudicare da quello che ha rivelato il produttore del franchise Basil Iwanyk.
Iwanyk ha confessato infatti che lo stesso Reeves ha chiesto ai produttori di “uccidere definitivamente” il personaggio al termine del quarto capitolo, perché troppo esausto fisicamente per proseguire la saga. Una richiesta che deriva quindi dall’estrema stanchezza fisica provata dopo le riprese, dovuta anche all’impegno dell’attore nell’eseguire in prima persona i suoi stunt.
Tuttavia, come ha confermato il produttore, il desiderio di Keanu Reeves è stato esaudito soltanto al 90%, perché i filmmaker hanno comunque deciso di lasciare uno spiraglio aperto per il futuro:
«Dopo due, tre o quattro film, realizzarli diventa davvero estenuante. Keanu è distrutto, fisicamente ed emotivamente. Alla fine di ogni film dice sempre: “Non posso farlo un’altra volta”, e noi concordiamo con lui. Il pover’uomo è l’ombra di sé stesso, perché dà il 100% e ci si impegna anima e corpo. Questa volta ci ha detto: “Voglio morire una volta per tutte alla fine di questo film”. E noi abbiamo risposto: “Sai cosa, lasceremo un 10% di probabilità che non sia così”».
Keanu Reeves tornerà quindi in un nuovo capitolo di John Wick? Non è detto. Ecco cosa ha risposto il produttore:
«Vogliamo tutti un nuovo John Wick. Non sappiamo come sarà e quando accadrà, ma adoriamo questo team e questo universo narrativo. Ce la metteremo tutta per trovare il modo di realizzare un altro film. Abbiamo già trovato la chiave? No. E ci obbligheremo a farlo, se ci accorgeremo che non funziona? No, assolutamente no. Nessuno ha intenzione di forzare le cose, soltanto per il gusto di farlo».
Fonte: Collider
© RIPRODUZIONE RISERVATA