Nella giungla dovrai stare finché… un King Kong non compare?! Jumanji, l’indimenticabile cult del 1995 con protagonista Robin Williams, torna d’attualità grazie ad un’intervista rilasciata dall’autore del film che nel corso degli ultimi anni ha sì avuto un reboot, ma nessun sequel ufficiale. E basandoci sulle idee emerse, è una fortuna che non sia mai stato realizzato.
Durante un’intervista con Syfy l’autore basato sull’omonimo albo illustrato per bambini uscito nel 1981, Chris Van Allsburg, ha svelato infatti i dettagli di quel secondo film mai uscito. Una mancanza sorprendente, considerando che l’originale aveva incassato circa 260 milioni di dollari nel mondo segnalandosi come un gran successo al botteghino di quella stagione. Ci sono voluti invece 22 anni perché si arrivasse al sorprendente Jumanji: Welcome to the Jungle, reboot del 2017 con giusto qualche piccolo accenno al primo film.
Qualche conversazione però c’era stata e non di quelle belle. Van Allsburg ha infatti rivelato che la produzione lo ha contattato per illustrargli i piani per un sequel di Jumanji che sarebbe dovuto essere ambientato… nella Casa Bianca! Un’idea che ha trovato così odiosa, da dedicarsi completamente alla scrittura di Zathura: A Space Adventure. «Non so se ci fossero sceneggiatori coinvolti, ma hanno deciso che gli eventi sarebbero iniziato in Normandia – ha raccontato – Il gioco sarebbe finito lì attraversando l’oceano. Da lì poi sarebbe restato in un negozio di anticaglie in Normandia per un lungo periodo di tempo».
A questo punto, sarebbe stato coinvolto il Presidente degli Stati Uniti: «Avrebbe promesso ai suoi figli di portargli un souvenir dal suo viaggio per celebrare il D-Day. L’entourage si sarebbe fermato in questo negozietto in Normandia e il Presidente avrebbe trovato un vecchio gioco da tavola, Jumanji». Una volta tornato a casa, ecco che si scatena il caos alla Casa Bianca e nelle aule del Congresso. Secondo i piani originali, c’erano anche alcune scene folli, come un Gorilla pronto a scalare il Washington Monument per rendere omaggio a King Kong.
Non sarebbero mancate anche scene realizzate solo per sfruttare la CGI del tempo: «Era solo una scusa per vedere cosa potevano fare gli artisti. Una cosa totalmente idiota. Uno dei produttori mi ha detto: l’unica cosa che gli impedirebbe di farlo, è un’idea migliore». Fortunatamente, non se ne è fatto nulla e Jumanji ha potuto godere dello status di cult intoccabile, almeno fino al 2017, anno in cui è uscito il sorprendente remake che ha convinto critica e fan che sì, in quel modo le cose potevano funzionare.
Cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto un film del genere? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: Tristar Pictures
Fonte: Syfy
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