Sembrerebbe che James Cameron non sia esattamente felice del recente successo ottenuto dai cinecomic. In particolare per quanto riguarda il franchise dedicato agli Avengers, per il quale non ha speso esattamente delle parole positive nella sua ultima intervista, esternando il desiderio di poter vedere finalmente il pubblico stancarsi di quel cinema a tematica supereroistica che ora più che mai sta monopolizzando le sale di tutto il mondo.
Il regista di Avatar e Terminator, pur ammettendo di essere per primo un fan dei Vendicatori, ha dichiarato quanto segue:
«Spero davvero che ci stancheremo tutti degli Avengers molto presto. Non che io non ami quei film. È solo che, insomma ragazzi, ci sono tante altre storie da raccontare oltre alle vicende di questi maschi iper-attrezzati e senza famiglie che fanno cose mortali per due ore distruggendo città nel frattempo. Sono un po’, hey, diamoci una svegliata!»
Cameron si è concentrato in particolare su un discorso relativo allo stato attuale della fantascienza, essendo al momento impegnato nella lavorazione di AMC Visionaries: James Cameron’s Story of Science Fiction, una docu-serie composta da sei episodi che si propone di far conoscere al pubblico in maniera più approfondita sia la fantascienza e tutti i titoli più significativi del genere, che i nomi più importanti che ne hanno fatto la storia. Cameron presenterà e produrrà la serie, e per l’occasione intervisterà celebrità come Steven Spielberg, George Lucas, Ridley Scott, Christopher Nolan, Arnold Schwarzenegger, Will Smith e Sigourney Weaver.
Il regista ha poi ammesso che le sue parole in relazione ai cinecomic potrebbero essere in ogni caso non troppo “attendibili”, in quanto la sua conoscenza di questo mondo per com’è allo stato attuale è piuttosto limitata, essendo stato negli ultimi tempi impegnato nella lavorazione del nuovo capitolo di Avatar, ma ciò che ha capito con certezza è che i supereroi stanno contribuendo ad una sorta di divisione nel mercato della fantascienza:
«Direi che non ho un buon senso su queste cose perché è davvero da un po’che non faccio uno show in TV o un film. Quindi non so dove stanno andando i gusti per quanto riguarda la fantascienza. Possiamo vedere però che il mercato ci sta indirizzando verso un tipo di sci-fi che è completamente d’intrattenimento e che non richiede alcun consulto tecnico, come ad esempio i Guardiani della Galassia. È solo un film divertente. Non ci interessa sapere come funzionano quelle astronavi o tutta l’altra roba che vediamo. Poi invece abbiamo un altro tipo di fantascienza, più accurata scientificamente, come ad esempio succede per titoli come Interstellar o The Martian.»
Cosa ne pensate delle sue parole?
Fonte: Indiewire
Foto: Getty
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