Harry Melling, interprete del viziato e capriccioso cugino del protagonista Dudley Dursley nei film del franchise di Harry Potter, si è espresso a proposito della ben nota controversia relativa a J.K. Rowling e alle sue note prese di posizione ritenute da più parti transfobiche e che hanno iniziato a fare scalpore a partire dal 2018.  

In una recente intervista all’Indipendent, Melling ha parlato della questione sostenendo che ogni persona abbia il diritto di scegliere di identificarsi come vuole. Dice l’interprete britannico: «Posso parlare solo per me stesso e quello che sento, per me, è molto semplice: le donne transgender sono donne e gli uomini transgender sono uomini. Ogni persona ha il diritto di scegliere chi essere e di identificarsi con ciò che è vero per se stessa. Non voglio unirmi al dibattito per puntare il dito e dire: “Questo è giusto, questo è sbagliato”, perché non credo di essere il portavoce giusto per questo. Ma credo che tutti abbiano il diritto di scegliere».

Chiaramente Melling è soltanto l’ultimo in ordine di tempo a intervenire sulle frasi della Rowling. Il protagonista del franchise, Daniel Radcliffe, nel giugno 2020 si era scusato per le frasi dell’autrice dicendo che “le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone transgender”. Sulla stessa lunghezza d’onda si erano sintonizzate le reazioni di Emma Watson ed Eddie Redmayne, mentre più a difesa del diritto della Rowling di esprimere la sua opinione si sono schierati Helena Bonham Carter, interprete di Bellatrix Lestrange, per la quale la reazione alle frasi di Rowling è stata “orrenda”, e Ralph Fiennes, interprete di Lord Voldemort, per il quale i commenti ricevuti dalla scrittrice sono “disgustosi” e “spaventosi”.

Foto: Warner Bros. 

Fonte: Indipendent 

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