Film psicologici Netflix, i più belli da non perdere:
Quali sono i film psicologici più gettonati in assoluto e che possiamo trovare su Netflix e altre piattaforme di streaming?
A seguire vi presentiamo una lista contenente il titolo e la trama delle pellicole da vedere almeno una volta nella vita. Buona lettura!
Film psicologici su Netflix, quali vedere:
The Son
Uno dei film psicologici più recenti presenti su Netflix è The Son.
Si tratta di un film del 2022, diretto da Florian Zeller.
Esso narra la storia del diciassettenne Nicholas (interpretato dal’attore Zen McGrath), il quale due anni dopo il divorzio dei genitori, prende la decisione di non vivere più insieme a sua madre.
Il giovane vive un malessere interiore costante, che è in grado di placare soltanto attraverso i ricordi dell’infanzia. Questo perché gli ricorda un periodo felice, una fase della sua vita in cui andava tutto bene.
Intanto però, la madre Kate (interpretata dall’attrice Laura Dern) gli dice di trasferirsi a casa del papà Peter (interpretato dall’attore Hugh Jackman), che intanto ha voltato pagina e ha messo su famiglia con una nuova donna.
Se da una parte Peter prova a essere una presenza paterna per il proprio figlio e di comportarsi come avrebbe desiderato che suo padre facesse con lui, dall’altra, risulta sempre impegnato. A prescindere dal fatto che si sia creato una seconda famiglia, deve adempiere a una serie di doveri, legati alla sfera lavorativa. Egli, infatti, lavora nel settore politico, a Washington.
Sebbene provi a fare di tutto per rimediare agli errori del passato, non si accorge di alcuni dettagli che riguardano il presente del ragazzo…
The Unforgivable
The Unforgivable è un film del 2021, diretto da Nora Fingscheidt.
Al centro della trama vediamo il personaggio di Ruth Slater (interpretato da Sandra Bullock).
Lei è una donna che, dopo aver scontato 20 anni di prigione per un duro crimine, prova a reintrodursi nella sfera sociale. Ma tutto questo non sembra essere assolutamente facile per lei, in quanto chi la conosce sa cosa ha fatto. Le voci girano e la gente, anche solo per sentito dire, la etichetta e la isola, facendole persino una serie di telefonate minatorie.
Di conseguenza, i luoghi in cui lei spesso si recava in passato, non le trasmettono più sicurezza. La pace di un tempo non esiste più e le persone la trattano con una certa ostilità, come se dovesse ancora pagare gli sbagli del passato.
Allo stesso tempo, Ruth è una donna determinata. E ciò che la spinge ad affrontare questa travagliata quotidianità è il desiderio di riappacificarsi con la sorella più piccola Katie, che ha dovuto lasciar sola a seguito del reato commesso.
L’uomo invisibile
Tra i film psicologici – horror presenti su Netflix e maggiormente visti è L’uomo invisibile.
Il titolo originale in inglese è The Invisible Man ed è una pellicola del 2020, diretta da Leigh Whannell.
Esso si basa sul personaggio ideato da H.G. Weels nel 1881, diventato agli inizi del Novecento uno dei primi mostri più emblematici del genere horror.
In questo film, è possibile vederlo ricoperto di bene, con degli occhiali da sole sul viso, ma da antagonista di una raccapricciante vicenda.
Al centro della trama vediamo Cecilia Kass (interpretata dall’attrice Elisabeth Moss). La donna è sottomessa a una relazione tossica e violenta con Adrian (interpretato dall’attore Oliver Jackson-Cohen). Quest’ultimo svolge la professione di uno scienziato ricco e affascinante ma che in realtà si rivela un pazzo manipolatore.
Cecilia non regge più questo rapporto, così decide di scappare nel cuore della notte. E grazie al sostegno di sua sorella (interpretata da Harriet Dyer), di un vecchio amico (interpretato da Aldis Hodge) e dalla figlia di quest’ultimo, la donna ha occasione di scomparire nel nulla, senza lasciare alcuna traccia al suo ex.
Lo scienziato si sente abbastanza sotto choc dalla fuga di Cecilia. Così, egli decide di suicidarsi tagliandosi le vene. Ma la cosa più assurda è che lascia in eredità a Cecilia la bellezza di 5 milioni di dollari, a condizione che lei non venga dichiarata disturbata di mente.
Si tratta di una condizione piuttosto strana, che lascia la donna in una marea di sospetti. Lei, infatti, crede che dietro a questo suo dono ci sia qualcosa di brutto. E ne ha conferma nel corso del tempo, in quanto Cecilia inizia ad avvertire una costante presenza nell’appartamento.
Tutto ciò la porta verso una convinzione: Adrian molto probabilmente non è davvero morto, ma in realtà avrebbe ottenuto il potere dell’invisibilità… Come andrà a finire?
Share
Tra i film psicologici da non perdere troviamo anche Share.
Del 2019, questa pellicola è scritta e diretta da Pippa Bianco e si basa sul suo stesso omonimo cortometraggio.
Al centro della trama troviamo Mandy, una ragazza di 16 anni che si risveglia nel prato di casa sua, a seguito di una notte che ha trascorso a una festa con alcuni suoi compagni di liceo. Da quel momento in poi, la giovane inizia a ricevere una serie di messaggi da parte di amici ma anche di gente a lei sconosciuta.
Il motivo di questa anomalia risiede in un video in circolazione che la vede protagonista. Nel file multimediale si vede lei in uno stato di incoscienza e vittima di abusi sessuali da parte di alcuni ragazzi. Mandy purtroppo (o per fortuna), non ricorda assolutamente niente dell’accaduto.
Proprio per tale motivo, la sedicenne inizierà a indagare sulla questione, cercando di ricostruire pezzo dopo pezzo cosa è accaduto esattamente in quella notte.
Marjorie Prime
Un altro dei film psicologici che è possibile trovare su Netflix è Marjorie Prime.
È una pellicola del 2017, diretta da Michael Almereyda. Protagonista del film è una donna di 85 anni di nome Marjorie. Lei è un’anziana violinista che giunge alla consapevolezza di avere alcuni problemi di memoria.
Così, decide di affidarsi a una società che le dia modo di ricreare olograficamente tutte le persone che ha amato e che sono morte. Così facendo, chi è in vita ha l’opportunità di ricordarsi sempre di loro. Marjorie trascorre gran parte del tempo con sua figlia Tess e al genero Jon.
A loro tre, si aggiungerà una copia oleografica di Walter, ovvero suo marito scomparso da diversi anni. Egli però, appare con l’aspetto di un trentenne…
Enemy
Uno dei film psicologici da non perdere assolutamente è Enemy.
È un film del 2013, diretto da Denis Villeneuve. Qui si narrano le vicende di Adam Bell (interpretato dall’attore Jake Gyllenhaal), il quale svolge il ruolo di professore di storia a Toronto.
La sua vita è piuttosto tranquilla e monotona, tant’è che la routine gli sembra a volte deprimente. Ha una relazione con una donna di nome Mary (interpretata dall’attrice Mélanie Laurent).
Tutto comincia a cambiare quando un giorno, un suo collega gli consiglia di noleggiare un film che si chiama “Volere è potere”. Quando inizia a guardarlo, Adam si rende conto che uno dei personaggi è tale e quale a lui, dal punto di vista estetico.
Così, il professore inizia ad avvertire una vera e propria ossessione nei confronti dell’attore. Indaga sulla sua vita privata e scopre che il suo vero nome è Anthony Claire e ha una moglie di nome Helen, la quale è incinta da alcuni mesi.
Adam comincia a voler fortemente incontrare il suo sosia dal vivo. Organizza dunque un incontro presso una stanza d’albergo: quando i due si incontrano scoprono cose sorprendenti. Infatti, oltre a essere identici, possiedono le medesime cicatrici sul corpo.
Di conseguenza, anche Anthony inizia a percepire una forte ossessione su quanto accaduto, ma agirò in maniera differente dal professore… Cosa accadrà?
Lo sciacallo
Lo sciacallo (il titolo originale in inglese è The Nightcrawler) è una pellicola del 2014, scritto e diretto da Dan Gilroy.
È uno dei film psicologici, noir e di avventura maggiormente apprezzati dell’ultimo decennio. Tutto comincia con uno scenario alquanto bizzarro: a Los Angeles, ogni notte, circolano delle bande di giornalisti freelance, noti come sciacalli.
Mentre la gente dorme, loro vanno alla ricerca di alcune verità, muniti di videocamere e radio della polizia. Sono alla ricerca di omicidi, incendi, incidenti e qualsiasi altro tipo di disastro. Il loro obiettivo sarebbe quello di vendere le riprese alle TV locali.
Tuttavia, il vero protagonista della trama è Lou (interpretato dall’attore Jake Gyllenhaal), un uomo che non riesce a trovare un impiego. Un giorno si ritrova casualmente ad assistere a un incidente stradale. Così, gli viene l’idea di procurarsi una videocamera e di presentarsi ogni notte su ogni tipo di emergenza, in modo da poter immortalare qualsiasi scena cruenta.
Man mano, egli inizia a vendere il materiale alla tv e inizia a incassare buone somme di denaro. Ma proprio quando sembra trovarsi sulla strada del successo lavorativo, iniziano i guai. Infatti, Lou dovrà avere a che fare con l’arresto di due assassini piuttosto pericolosi…
Locke
Locke(2013) è un film psicologici più popolari dell’ultimo decennio ed è diretto da Steven Knight.
In questa pellicola è possibile vedere come la vita di un uomo prende tutt’altra piega nel giro di una notte sola. Il protagonista si chiama Ivan Locke (interpretato dall’attore Tom Hardy), il quale svolge la professione di capo cantiere presso una nota ditta di costruzioni.
Egli è anche un papà sempre presente e affettuoso. Tutto cambia quando dopo una giornata di lavoro, la sua collega Bethan (interpretata dall’attrice Olivia Colman), gli dice che aspetta un bambino da lui e che sta per partorire a sette mesi di gravidanza. I due, infatti, avevano avuto una notte di passione.
Ivan rimane un po’ spiazzato ma poi decide di recarsi a Londra, presso la clinica dove è ricoverata la sua collega. Ma mentre si trova in macchina, egli fa delle telefonate: chiama in primis la moglie Katrina (interpretata da Ruth Wilson), a cui confessa il tradimento, poi i figli e il capo. Ma Ivan non sa che questi suoi gesti avranno serie conseguenze e che sarà costretto a prendersene la piena responsabilità…
Zodiac
Tra i più bei film psicologici e thriller degli ultimi anni, è impossibile non citare Zodiac.
Del 2007 e diretto da David Fincher, questo film è ambientato tra la fine degli anni 60 e gli inizi degli anni 70. La trama narra la vera e propria storia del “killer dello zodiaco“, il quale sconvolse la California del nord a seguito di vari omicidi ed eventi cruenti.
La storia comincia il 4 luglio del 1969, dove si vede un agguato ad una coppia di fidanzati, ovvero Darlene Ferrin e Mike Mageau. I due si erano appartati con la propria macchina nei pressi di un drive-in. Nel giro di pochissimo, si vede che vengono colpiti con vari spari, da una persona dall’identità ignota.
Lei muore, mentre lui si salva ma resta ferito. Da quel momento in poi, accadono una serie di crimini, che si svolgono sempre con la stessa metodologia. L’aspetto più assurdo è che le donne muoiono sempre, mentre gli uomini si salvano. In base a ciò, si intuisce che il killer abbia una sorta di repulsione verso il genere femminile.
Ma la cosa più assurda è che dopo aver commesso l’omicidio, egli chiama la polizia e riferisce quanto accaduto in maniera dettagliata. Ogni volta, l’assassino manda una lettera al San Francisco Chronicle, in cui sono contenute delle minacce: il killer sarà sempre pronto a uccidere, se non gli si darà la giusta notorietà.
E non è tutto: tutte le lettere presentano un messaggio in codice ma che risulta alquanto impossibile da decifrare. Ci sono dei simboli dello zodiaco ed è per questo che il killer detiene il soprannome di Zodiac.
Ad occuparsi delle indagini sull’assassino sono gli ispettori David Toschi (interpretato dall’attore Mark Ruffalo) e William Armstrong (interpretato da Anthony Edwards).
E se da un lato loro fanno di tutto per capirci qualcosa in più, anche la stampa prova interesse nel caso, in particolar modo due giornalisti che lavorano presso il San Francisco Chronicle. Nello specifico, parliamo di Paul Avery (interpretato dall’attore Robert Downey Jr.) e un fumettista esperto in enigmistica, Robert Graysmith (intepretato da Jake Gyllenhaal).
Inizia così la vera e propria caccia al killer. Per loro diventerà una vera e propria ossessione, tant’è che metteranno le loro vite da parte, lavorandoci su gran parte del tempo. Ma quando il fumettista prova ad esporsi un po’ più del dovuto, capirà che la sua vita potrebbe essere in serio pericolo…
Interstellar
Tra i film psicologici ma soprattutto drammatici e fantascientifici più amati degli ultimi tempi troviamo Interstellar (2014).
Diretto da Cristopher Nolan, il film trova ambientazione nel 21esimo secolo. L’umanità si trova a fronteggiare delle continue tempeste di sabbia.
Nel corso di una di queste, l’ex ingegnere della Nasa Joseph Cooper (interpretato da Matthew McConaughey) e sua figlia Murph (interpretata da Mackenzie Foy) assistono a un fenomeno fisico piuttosto bizzarro.
Non molto dopo, sul pavimento della camera della figlia, Cooper riesce a codificare delle strisce di sabbia tra di loro coordinate e che si basano su un sistema binario.
Quando le seguono, i due si trovano presso centro segreto della Nasa, che vede a capo Tom Brand e Amelia Brand (interpretata da Anne Hathaway). Qui, l’ex ingegnere scova l’esistenza di un cunicolo spazio temporale non molto lontano da Saturno e che gravita attorno al buco nero, chiamato Gargantua.
Sembrerebbe che l’equipaggio spedito in precedenza non sia stato in grado di portare a termine la missione. Tuttavia, c’è il dubbio che a essere sopravvissuto sia un uomo di nome Mann (interpretato da Matt Damon).
Sarà proprio Cooper a doversi sacrificare: se risolve la Teoria del Tutto, sarà in grado di salvare l’intera umanità. Quando egli parte, la figlia è convinta che il papà la stia abbandonando.
Nello spazio, il tempo scorre molto più lentamente, invece sulla Terra Murph è già una donna adulta, la quale cercherà di mettersi in contatto con suo padre e rivelargli un’importante verità…
Come andrà a finire? Ma soprattutto riusciranno Cooper e Murph a incontrarsi nuovamente? Ovviamente, sta a voi scoprirlo…
© RIPRODUZIONE RISERVATA