Avatar – La via dell’acqua: tutto quello che sappiamo sul sequel

Avatar – La via dell’acqua: tutto quello che sappiamo sul sequel

Avatar La via dell'acqua

Manca sempre meno all’arrivo in sala di Avatar: La via dell’acqua. Il sequel uscirà al cinema in Italia il 14 dicembre, a ben 13 anni di distanza dal primo capitolo. Alla regia ritroviamo James Cameron.

Avatar: La via dell’acqua è il secondo capitolo di una saga che Cameron ha concepito fin dalle origini come una pentalogia, nonostante ogni pellicola abbia una storia a sé. Assisteremo, quindi, all’uscita di altri quattro film. Intanto, andiamo a conoscere nel dettaglio Avatar: La via dell’acqua e l’intero progetto nelle prossime righe.

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Avatar: il film che ha abbattuto ogni record entrando nella storia del cinema

Uscito nel 2009, Avatar di James Cameron ha ottenuto un enorme successo, diventando il film con il maggiore incasso di tutti i tempi, con i suoi due miliardi di dollari al box office. Ha così superato in classifica Titanic, che occupava il primo posto da ben dodici anni. Nel 2019, Avengers: Endgame ha battuto il record di Avatar, che si è però ripreso la testa della classifica nel marzo 2021. In totale, Avatar ha superato i 2,9 miliardi al botteghino: è il primo film a riuscirci.

La pellicola fece incetta di premi e nomination, tra cui due BAFTA (miglior scenografia e migliori effetti speciali) su otto nomination; due Golden Globe (miglior film drammatico e miglior regista) su quattro candidature; tre Oscar (migliore fotografia, migliore scenografia e migliori effetti speciali) su nove nomination.

In occasione dell’imminente uscita del sequel Avatar: La via dell’acqua, il primo capitolo è tornato al cinema il 22 settembre 2022. Se non siete riusciti ad andare in sala, ecco un breve riassunto.

Dove eravamo rimasti? [ATTENZIONE SPOILER]

Siamo nel 2154. L’ex marine Jake Sully (Sam Worthington), rimasto ferito in guerra e ora sulla sedia a rotelle, viene coinvolto in una missione sul pianeta Pandora. In origine, l’incarico era stato affidato a suo fratello gemello ma l’improvvisa morte di quest’ultimo e l’esatta corrispondenza genetica ha reso possibile lo scambio. Lo scopo ufficiale della missione è quello di studiare il pianeta, coperto da foreste pluviali, e i suoi abitanti, i Na’vi.

In realtà chi è capo del progetto, la compagnia RDA, ha ben altri obiettivi: prendere il controllo dei giacimenti di unobtainium scacciando i nativi. L’atmosfera del pianeta, però, è tossica per gli esseri umani pertanto Jake e gli altri si infiltreranno tra gli indigeni sotto forma di Avatar, delle creature ibride realizzate combinando il DNA umano con quello Na’vi, controllabili a distanza. In questo modo saranno liberi di carpire tutte le informazioni utili per portare a termine la missione. In cambio, Jake riceverà una somma di denaro sufficiente per sottoporsi a una costosa operazione chirurgica che gli permetterà di rimettersi in piedi e camminare di nuovo.

Appena giunto su Pandora, l’Avatar di Jake si imbatte in un enorme animale, finendo per restare indietro rispetto al resto del gruppo. Rimasto solo, Jake fa la conoscenza della principessa Neytiri (Zoe Saldana). Questo incontro consente a Jake di entrare in contatto con i nativi, che lo accolgono nel loro villaggio. Jake imparerà così a conoscere la cultura e lo stile di vita Na’vi, mentre in lui si fanno largo dei veri sentimenti per Neytiri. Ma Jake fa pur sempre parte di una missione… che però non è più intenzionato a portare a termine. Dopo svariati mesi trascorsi con loro, infatti, Jake sa perfettamente da che parte stare: si schiererà con i Na’vi nella battaglia finale per proteggere Pandora e i suoi abitanti dallo sterminio.

Come finisce Avatar?

Jake è sopravvissuto e ha lasciato il suo corpo umano per restare per sempre in quello del suo Avatar.

E ora eccoci qui, in attesa di Avatar – La via dell’acqua (e dei capitoli successivi).

Avatar: La via dell’acqua: la trama

Avatar 2 è ambientato più di dieci anni dopo gli eventi narrati nel primo film. Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) stanno ancora insieme e hanno avuto dei figli. A causa di una vecchia minaccia saranno costretti a lasciare la loro casa ed esplorare diverse regioni di Pandora. Mentre in seno alla famiglia nasceranno dei problemi in merito all’educazione dei figli, Jake e Neytiri dovranno cercare nuove alleanze con altri clan Na’vi. Gli umani sono infatti tornati su Pandora, decisi a portare a termine quello che avevano iniziato.

IL TRAILER

Avatar 2, il cast: attori e rispettivi personaggi

Avatar La via dell'acqua

Jamie Flatters, Jack Champion, Trinity Bliss, Bailey Bass, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Sam Worthington, Zoe Saldana e Jon Landau | Foto: Getty Images

Sam Worthington e Zoe Saldana torneranno nei panni di Jack e Neytiri che, come scritto in precedenza, negli anni trascorsi hanno messo su famiglia. In questo secondo capitolo faremo quindi la conoscenza dei loro figli: il primogenito Neteyam (Jamie Flatters); il secondo figlio Lo’ak (Britain Dalton); la piccola Tuktirey “Tuk” (Trinity Bliss), di otto anni; e Kiri (Sigourney Weaver), che Jake e Neytiri hanno adottato.

Nel primo film, Weaver ha interpretato la dott.sa Grace Augustine, la quale si era schierata dalla parte dei Na’vi e aveva perso la vita nella battaglia finale. L’attrice, nel 2014, aveva confermato che sarebbe tornata nei sequel ma nei panni di un altro personaggio, ora sappiamo di chi si tratta: Weaver interpreterà Kiri, una quattordicenne Na’vi. Senza la tecnologia avanzata di cui oggi il cinema può disporre, non sarebbe stato possibile per lei ricoprire tale ruolo e, invece, grazie alla motion capture, vedremo l’attrice nei panni di un’adolescente.

In questo secondo capitolo, ambientato sempre a Pandora ma nel mondo subacqueo, faremo la conoscenza di nuove culture e nuovi clan, attraverso la storia di nuovi personaggi. Tra questi: Tonowari, interpretato da Cliff Curtis, capo del clan della barriera corallina Metkayina, e sua moglie Ronal, interpretata da Kate Winslet. Con i loro figli: Tsireya “Reya” (Bailey Bass) e Aonung (Filip Geljo).

Oona Chaplin, figlia di Geraldine Chaplin e nipote di Charlie Chaplin, indosserà i panni di Varang, personaggio centrale di Avatar 2 e dei successivi film.

In Avatar – La via dell’acqua torneranno Stephen Lang, nel ruolo del colonnello Miles Quaritch; Sigourney Weaver in quello di Kiri; Joel David Moore nella parte del dottor Norm Spellman; Dileep Rao in quella del dott. Max Patel; Matt Gerald nelle vesti di Lyle Wainfleet.

Nonostante sia morto alla fine di Avatar, tutti i sequel vedranno la presenza di Quaritch, che sarà di nuovo il principale antagonista. A tal proposito Cameron, pur non sbilanciandosi su come sarà riportato in vita, ha dichiarato che il personaggio interpretato da Stephen Lang avrà un’evoluzione del tutto inaspettata nel corso delle prossime quattro pellicole.

Lo stesso Lang ha definito Avatar – La via dell’acqua come un film “incredibile, bellissimo, fuori scala” e “assolutamente umano”, caratterizzato da una storia con tanto “cuore, sentimento, passione…”, che impatterà in maniera molto forte sulle persone.

Kate Winslet e James Cameron 26 anni dopo Titanic

Tra i nuovi personaggi ci sarà Ronal, guerriera Na’vi interpretata da Kate Winslet. Ronal, insieme a Tonowari (Cliff Curtis), guida la tribù Metkayina, che vive sulle coste degli oceani di Pandora. Winslet ha definito il suo personaggio come una “leale e intrepida leader” che, sebbene porti un bimbo in grembo, non esiterà a schierarsi in difesa della sua famiglia, del suo popolo e della sua casa.

Avatar – La via dell’acqua ha riunito James Cameron e Kate Winslet ben 26 anni dopo Titanic. A tal proposito, l’attrice ha sottolineato come oggi siano persone totalmente diverse rispetto a quando hanno lavorato insieme per la prima volta. Nello specifico l’attrice premio Oscar per The Reader ha affermato: “Jim è più calmo ora mentre io sono decisamente più iperattiva”.

In merito alla sua performance sul set di Avatar 2, si è detta sorpresa per aver imparato “non solo qualcosa di nuovo ma di sovrumano”!

Avatar: La via dell’acqua: perché è passato così tanto tempo tra il primo e il secondo film?

Il sequel, anzi i sequel, sarebbero dovuti arrivare nelle sale tra il 2014 e il 2015 ma è andata diversamente. Avatar – La via dell’acqua ha infatti subito, nel corso degli anni, ben otto rinvii. L’ultimo nel 2020, quando James Cameron si è rivolto ai fan sui social spiegando che l’uscita di Avatar 2 era stata posticipata al 2022 a causa della pandemia da Covid-19 che, come oggi sappiamo, ha costretto diverse produzioni cinematografiche e televisive a un lungo e forzato stop, impedendo di fatto il rispetto delle programmazioni. È stato così anche per Avatar – La via dell’acqua, in lavorazione, come gli altri sequel, dal 2017.

Il Covid ha sicuramente ritardato i lavori ma fin dall’origine, con la scelta di scrivere i quattro sequel insieme, i tempi si auspicavano particolarmente lunghi. Non per James Cameron, in realtà. Nel 2012, infatti, Cameron dichiarò che tutti i sequel sarebbero stati scritti nell’arco di circa due mesi, per poi essere prodotti simultaneamente. Le sue previsioni si sono rivelate decisamente ottimistiche. I tempi, come sappiamo, si sono infatti ampiamente dilatati: le sceneggiature dei sequel hanno richiesto ben quattro anni di lavoro. Nel 2017, Cameron ha annunciato che la scrittura dei quattro film era giunta a conclusione.

Ma perché si è optato per una produzione simultanea, dato l’enorme sforzo che avrebbe inevitabilmente richiesto? Come ha spiegato il produttore Jon Ladau, tale scelta permetteva da una parte di ottimizzare i tempi della produzione, dall’altra di ovviare al problema legato agli attori più giovani. Alcuni personaggi, infatti, sono interpretati da ragazzini, che difficilmente avrebbero mantenuto lo stesso aspetto se i film fossero stati girati a distanza di anni gli uni dagli altri. Inoltre, una produzione simultanea avrebbe consentito di avere una visione chiara della storia e della saga nella sua interezza.

Tutti i cinque film, pur avendo una precisa conclusione e presentandosi con una propria storia, si sviluppano su un arco narrativo comune. Sono strutturati come storie separate, ognuno conserva una sua autonomia e nessuno di essi ha un finale aperto; ciò nonostante, tutte e cinque le pellicole sono legate l’una all’altra e vanno a formare una storia più ampia. Una saga, appunto.

Avatar: La via dell’acqua, scritto da James Cameron insieme a Josh Friedman, sarà un’estensione naturale dei temi, dei personaggi e dei principi morali già presenti nel primo film. Tutti aspetti che poi troveranno ulteriori sviluppi nelle successive pellicole. Nell’arco dei cinque film conosceremo nuovi popoli, nuove culture e nuovi mondi, oltre al già noto Pandora.

Chi ha amato il primo film – ha dichiarato Cameron – amerà anche i sequel. Chi l’ha odiato, probabilmente, non cambierà opinione. A dimostrazione di come i successivi quattro film procederanno lungo la linea tracciata dal capostipite, rispettandone lo spirito e portando avanti i medesimi principi ed elementi distintivi.

Avatar

Jon Landau, Zoe Saldana, Sam Worthington, il regista James Cameron, Sigourney Weaver | Foto: Getty Images

La spiritualità del primo film e la sua eredità

Secondo Cameron, il segreto del successo del primo film sta nella sua spiritualità.

Intervistato dal Times, il regista ha spiegato che Avatar si muoveva su tre livelli: il primo, quello più superficiale, comprende i personaggi, il problema da affrontare e la risoluzione finale; il secondo è rappresentato dal messaggio che la pellicola vuole veicolare, ovvero la sua tematica principale; il terzo, invece, è il più profondo e raggiunge il subconscio: qui è racchiuso il segreto del suo enorme successo.

Il motivo per cui le persone hanno amato e continuano ad amare così tanto Avatar sta nella sua capacità di attivare i sensi e i desideri dello spettatore, comunicando con lui a un livello estremamente profondo. Volare, camminare tra gli alberi… Chiunque abbia visto Avatar ha sognato di poter essere lì.

Così come il primo film, anche i quattro sequel dovevano essere capaci di creare questo legame con lo spettatore. Da qui la decisione di gettar via l’intera sceneggiatura che Cameron aveva scritto per il secondo capitolo: non arrivava al livello tre. Da riscrivere, quindi, da capo. Dopo un anno di lavoro.

Data d’uscita ufficiale di Avatar: La via dell’acqua

Nel corso del CinemaCon di Las Vegas, nell’aprile 2022, è stato annunciata la data d’uscita ufficiale di Avatar 2: il 16 dicembre 2022 nei cinema statunitensi; il 14 dicembre 2022 nelle sale europee (Italia compresa).

Per quanto riguarda i successivi capitoli, l’attuale scaletta prevede queste date: 20 dicembre 2023 per Avatar 3; 18 dicembre 2026 per Avatar 4; 22 dicembre 2028 per Avatar 5.

Avatar – La via dell’acqua verrà distribuito in 160 lingue diverse agguantando, di fatto, già il suo primo record: sarà infatti la pellicola con più versioni nella storia del cinema.

Dove si sono svolte le riprese

Le riprese di Avatar 2 sono iniziate in California, a Manhattan Beach. In contemporanea hanno preso il via anche quelle di Avatar 3 in Nuova Zelanda. Le riprese in motion capture si sono concluse a novembre 2018, mentre quelle in live-action sono state realizzate tra aprile e novembre 2019.

James Cameron pensava di girare alcune scene subacquee di Avatar 2 nella Fossa delle Marianne, precisamente nella Challenger Deep, il punto più profondo della terra, servendosi di un sommergibile specifico.

La pellicola è stata realizzata con un budget pari a 250 milioni di dollari.

Effetti speciali

Dall’aria all’acqua. Come si può facilmente evincere dal titolo e come mostrano i trailer, l’acqua sarà l’elemento distintivo di Avatar 2. Ci aspettano quindi tante scene ambientate sott’acqua. Ma come si sono svolte le riprese? Le scene subacquee sono state girate con il cast in motion capture, per la prima volta nella storia del cinema. Non senza difficoltà.

“Qualsiasi problema con l’acqua diventa dieci volte più difficile” ha dichiarato Cameron. Il problema, nello specifico, non è tanto la parte subacquea bensì “l’interfaccia tra l’aria e l’acqua”, perché va a formare una sorta di “specchio in movimento che riflette tutti i punti e i marcatori”, creando così tanti falsi marcatori. Il team ha impiegato un anno e mezzo per capire come sviluppare un nuovo sistema in grado di risolvere questo problema, servendosi di “innovazione, immaginazione e nuove tecnologie”.

A differenza di come solitamente vengono girate le scene in acqua, ovvero con gli attori che fingono di stare sott’acqua, in questo caso gli attori si trovavano davvero sott’acqua, con tanto di tute e sensori. Gli attori coinvolti, quindi, hanno dovuto seguire specifici allenamenti per imparare a trattenere il respiro a lungo. Come ha raccontato da Kate Winslet, che in Avatar 2 interpreta la guerriera Na’Vi Ronan, è arrivata a stare in apnea per ben sette minuti e 14 secondi. L’attrice, che torna al cinema diretta da James Cameron a 26 anni di distanza da Titanic, ha definito “semplicemente incredibile” ciò che è stata chiamata a fare durante le riprese. La sua performance include una serie di acrobazie sott’acqua, tutte eseguite da lei grazie a un allenamento specifico.

Ridurre il lavoro a scene in cui “gli attori trattenevano il respiro”, però, è alquanto semplicistico. Come ha precisato il produttore Jon Landau, infatti, il team ha lavorato per catturare nel miglior modo possibile la scena che si svolgeva impiegando, per lo scopo, un serbatoio da due milioni di litri. Inoltre, questo secondo film presenta molte più scene in cui CGI e mondo reale si muovono in simbiosi, aspetto che ha rappresentato un’ulteriore sfida alquanto impegnativa.

Se Avatar ci aveva stupito per i suoi effetti speciali, con Avatar – La via dell’acqua Cameron ha spinto i confini della tecnologia nel cinema – da sempre suo marchio di fabbrica – ancora più in là.

Sembrava esserci la possibilità che la pellicola venisse proiettata in 3D senza l’utilizzo degli occhiali, come dichiarato dallo stesso regista, che però ha successivamente smentito le voci in merito. Se tale eventualità si fosse davvero concretizzata, sarebbe stata la prima volta in assoluto nella storia del cinema.

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Jamie Flatters, Bailey Bass, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Jon Landau, Sam Worthington, Jack Champion, Trinity Bliss e Zoe Saldana | Foto: Getty Images

Famiglia e ambiente: i temi principali di Avatar 2

Ambiente e famiglia: sono queste le tematiche al centro di Avatar: la via dell’acqua.

L’ambiente, centrale nel lavoro di James Cameron sin dal primo film, anche in questo sequel la farà da padrone. Ogni sequenza del film si pone l’obiettivo di aprire gli occhi sulla questione ambientale, non con un approccio moralistico bensì provocatorio: smuovere le coscienze del pubblico attraverso le immagini sul grande schermo.

Tutti noi viviamo immersi nell’ambiente che ci circonda, con il quale siamo inevitabilmente connessi: riconoscere e prendere atto di questa connessione è uno dei messaggi che il film cerca di veicolare. E per dare il buon esempio, perché chi predica bene non può razzolare male, il rispetto per l’ambiente è stato centrale anche sul set mediante l’eliminazione della plastica e misure di efficientamento energetico.

Il secondo tema è quello della famiglia. Famiglia intesa non esclusivamente come quella biologica ma in un’accezione più ampia: famiglia che supera i legami di sangue e diventa comunità.

Famiglia come senso di appartenenza e, al contempo, quel porto sicuro dal quale partire alla scoperta del mondo e di se stessi. Avatar 2 racconterà la famiglia non solo dal punto di vista dei genitori ma anche dei figli, costretti a lasciare la terra natia in vista di una nuova avventura che richiederà loro grandi capacità di adattamento. Avatar 2 parlerà infatti anche delle difficoltà di integrarsi in una famiglia, in una comunità, che non è quella in cui si è nati e cresciuti.

“Sentirsi parte di una famiglia”: è questa la tematica al centro di Avatar – La via dell’acqua.

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Colonna sonora

James Horner, compositore della colonna sonora del primo film, è morto del 2015 in un incidente aereo. La scelta è quindi ricaduta su Simon Franglen che, avendo già lavorato nel team di Avatar (e ancor prima in quello di Titanic), avrebbe potuto rendere onore e proseguire il lavoro di Hormer, riproponendo la giusta armonia tra la parte musicale e i suoni degli indigeni.

In Avatar 2 saranno presenti, insieme alla nuova colonna sonora di Franglen, anche le musiche composte da Horner e già impiegate nel primo film.

Dove guardare Avatar?

Nel momento in cui scriviamo, il film di James Cameron non è più disponibile per gli abbonati Disney Plus né è presente in streaming su altre piattaforme. È possibile guardare Avatar solo a noleggio o acquistandolo. La pellicola è infatti presente per il noleggio e per l’acquisto su Rakuten TV, CHILI, Google Play, TIMVision e Apple Itunes.

Il film è stato rimosso dal catalogo Disney Plus contestualmente al ritorno nelle sale cinematografiche a settembre. Non è da escludere che possa essere inserito nuovamente tra i titoli disponibili sulla piattaforma prima dell’uscita del sequel Avatar: la via dell’acqua.

Dove guardare Avatar: La via dell’acqua?

Come anticipato, Avatar 2 arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 14 dicembre e successivamente sarà disponibile su Disney Plus.

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