Gli Anelli del Potere, la Terra di Mezzo arriva al Lucca Comics & Games 2022: «È una nuova era per il fantasy»

Ismael Cruz Cordova, Cynthia Addai-Robinson e Sophia Nomvete hanno incassato l'applauso dei fan durante l'atteso incontro dedicato alla serie sul Signore degli Anelli

Gli Anelli del Potere, la Terra di Mezzo arriva al Lucca Comics & Games 2022: «È una nuova era per il fantasy»

Ismael Cruz Cordova, Cynthia Addai-Robinson e Sophia Nomvete hanno incassato l'applauso dei fan durante l'atteso incontro dedicato alla serie sul Signore degli Anelli

gli anelli del potere lucca comics and games 2022

La magia della Terra di Mezzo è arrivata in Toscana: il Lucca Comics & Games 2022 ha ospitato alcuni grandi protagonisti della nuova serie Prime Video, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Il pubblico del Teatro del Giglio ha riservato un boato di entusiasmo per Ismael Cruz Cordova, Cynthia Addai-Robinson e Sophia Nomvete, rispettivamente interpreti dell’elfo Arondir, della Regina Reggente Miriel e della principessa nanica Disa. Anche per loro è stata la prima vera occasione a livello mondiale per poter parlare nei dettagli del finale dello show e delle sue sorprendenti rivelazioni.

«La serie è un tesoro per noi e per molte persone nel mondo. Per noi è diventato anche molto di più: una famiglia, un movimento, una nuova era del fantasy» ha sintetizzato Ismael Cruz Cordova. Ai tre attori è stato innanzitutto chiesto come sia stato il loro primo approccio con questo vasto universo narrativo, che parte e ritorna sempre al suo autore, J.R.R. Tolkien. «Ci sono arrivato dai film, poi mi sono avvicinato alla fonte letteraria e mi sono così innamorato di tutti gli elementi visivi, della scrittura, il design, la musica e di questa passione globale per la Terra di Mezzo» ha detto, d’accordo con le colleghe tuttavia che si tratta di una storia nuova con la doppia possibilità di poter guardare sia alle radici, ai libri di Tolkien, sia di esplorare aspetti nuovi – come ha specificato Cynthia Addai-Robinson, mettendo soprattutto l’accento sulla tridimensionalità dei personaggi femminili.

Entrando nello specifico dei loro personaggi, ciascuno di loro sente di aver portato qualcosa di personale. L’interprete di Miriel, per esempio, ha saputo di essere stata presa durante il lockdown: «Non sapevo come sarebbe stata la vita, quando sono arrivata in Nuova Zelanda per iniziare questo viaggio. Ho cercato di portare le mie idee dentro una leader che sente la fiducia del suo popolo […] Miriel è un molto morale come personaggio: vuole fare la cosa giusta ma capisce che il mondo sta cambiando, che Númenor ha potere e prosperità, ma che nella Terra di Mezzo si annida il male».

Ismael Cruz Cordova, nel suo intervento in merito alle specificità di Arondir, ha toccato anche le tante critiche che gli sono piovute addosso: «Ci sono tanti parallelismi tra noi due. Sono cresciuto tra le montagne di Puerto Rico, con molto amore per la natura. Ci sono state critiche sul fatto che non fossi un elfo giusto, come aspetto… Mi sono un po’ scoraggiato ma evidentemente non troppo». Questo perché, proprio come l’elfo che interpreta, ha gli occhi puntati su un obiettivo più grande: «Arondir è un guerriero spinto dall’amore, si muove in direzione di ciò in cui crede. È anche il mio percorso come persona di colore, ho dovuto cercare la mia via nonostante gli ostacoli».

Anche la Disa di Sophia Nomvete condivide molti aspetti con la sua interprete. Arrivata al mondo di Tolkien all’università grazie ad un’appassionata coinquilina, ha potuto portare in scena per la prima volta un nano femmina, combinando i riferimenti tolkeniani ad aspetti più personali. «Quello che amo di lei è che ha quel tipo di qualità domestiche e materne, so bene cosa voglia dire mandare a letto i figli, essere una buona moglie». Qualità che sente vicine, ma a dare sostanza al personaggio è anche la capacità di «parlare alla montagna attraverso la sua voce, è una metafora potente, significa che con la nostra voce possiamo letteralmente smuovere le montagne». Una forza, quella di Disa, che si riflette anche nel suo rapporto con Durin: «Sono eguali, lei è devota a Khazad-dûm ma capisce che c’è spazio per il progresso».

I primi otto episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono serviti a mostrare prime evoluzioni nei personaggi, ma già dalla seconda  stagione le cose verranno stravolte dall’arrivo di Sauron. Come impatterà i loro personaggi? «A Númenor è iniziato un viaggio, abbiamo fallito la prima missione e ci saranno delle ripercussioni – sostiene l’attrice della Regina Reggente – Ci chiediamo tutti come andrà avanti, ma per me è importante che, nonostante il male che si annida, ci sia un filo di speranza». Sophia Nomvete invece ha voluto sottolineare come nello show quasi tutti i personaggi siano estensioni degli attori stessi… tranne Charlie Vickens aka Sauron! «Lui è molto tranquillo, dolce, divertente, non ci sembrava possibile potesse essere lui» ha ironizzato.

Al panel del Lucca Comics & Games, le tre star della serie Prime Video hanno portato anche le loro tre scene preferite: dal dialogo tra Miriel e Galadriel fino allo scontro con gli orchi di Arondir, i fan hanno potuto così vivere assieme ai protagonisti alcuni dei momenti migliori dei primi episodi. La seconda stagione è già in corso di riprese: ora il problema sarà riuscire a far passare il tempo prima del ritorno nella Terra di Mezzo.

Leggi anche: Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potrebbe. La recensione finale della prima stagione

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode